Il Nazionale

Cronaca | 27 novembre 2023, 12:47

"La violenza si nutre di inadeguatezza. La violenza si combatte arrivando prima". presentati i dati astigiani da Questura, Orecchio di Venere, Asl [FOTO]

810 le persone seguite dal Centro antiviolenza. Al pronto soccorso 82 donne hanno richiesto aiuto quest'anno. Asti funestata dal femminicidio di Floriana Floris

"La violenza si nutre di inadeguatezza. La violenza si combatte arrivando prima". presentati i dati astigiani da Questura, Orecchio di Venere, Asl [FOTO]

"Emilia ha 4 anni, non può continuare a vedermi così. Sempre botte... Da lui che dice di amarmi, ma da anni mi picchia e mi umilia".

Solo una frase dalle tante testimonianze dell'opuscolo "Questo non è amore" della polizia di stato che ha fato da sfondo all'incontro avuto questa mattina all'ospedale di Asti tra la stampa, la Questura, l'Asl e orecchio di Venere, una conferenza stampa congiunta, in collaborazione anche con l'Ordine dei medici, per illustrare dati e iniziative di contrasto alla violenza di genere.

Le forze in campo ci sono

Equipe multidisciplinari formate, corsi iniziative, accoglienza a tutti i livelli e soluzioni. Le forze in campo ci sono e donne (ma anche uomini), devono conoscerle, perché uscire dalla violenza si può e si deve.

Oggi e domani, all'ospedale di Asti, all'entrata un gazebo informativo accoglierà chi desidera informazioni e i box multilingue permetteranno di lasciare testimonianze che poi saranno analizzate.

Il gazebo sarà anche al Consultorio, mercoledì 29 novembre grazie ad Astrogyn e Dott. Maggiorino Barbero, dirigente della Ginecologia astigiana.

Condanna e indignazione non bastano

Dal dottor Francesco Arena, direttore generale Asl la prima risposta: "Condanna e indignazione non bastano più, ma occuparsene è la migliore risposta".

Intanto il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato due ordini del giorno sulla violenza di genere perché ci siano sempre più strumenti contro la violenza.

Riconoscere i segnali

All'interno dell' Asl lavora un' equipe multidisciplinare in stretta integrazione anche con l'ordine dei Medici di Asti

"Dobbiamo riconoscere i segni subdoli per accogliere la paziente in un ambiente di riservatezza. Quando la donna chiede aiuto può provocare un primo aumento del rischio", sottolinea la dottoressa Federica Franco del Pronto soccorso che spiega la "genesi" di chi arriva a chiedere aiuto".

Integrazione ospedale territorio

 

E' stata prevista la possibilità di accogliere la donna, eventualmente con figli, che richiede protezione, attivando immediatamente le Forze dell'ordine e la rete territoriale (servizi sociali e volontariato).
Fondamentale è l'integrazione Ospedale-territorio grazie alla presenza dell'Ordine dei Medici all'interno dell'Equipe multiprofessionale.

Un piccolo anello della catena ma il più immediato ed efficiente, considerando la formazione specifica degli operatori.

I dati

Da un'analisi dei dati dal 1 gennaio al 21 novembre risulta che in Pronto soccorso sono arrivati 98 casi di violenza, 83 donne, 7 uomini, 9 violenze contro minori, 21 ricoveri

Nazionalità prevalenti:
italiana 55,10%
marocchina 13,27%
rumena 8,16%
albanese 7,14%
macedone 3,06%
altro 13,27%


Gli accessi dei minori nel 50% dei casi sono stati per violenza assistita.
L'orario di accesso al Pronto Soccorso è, nella maggior parte dei casi, serale o notturno.

Confronto con dati anni precedenti

2022: 125 casi, di cui 100 donne, 13 uomini, 12 minori, 2 violenze sessuali, 15 ricoveri2021: 102 casi, di cui 89 donne, 7 uomini, 6 minori, 4 violenze sessuali, 16 ricoveri2020: 95 casi, di cui 66 donne, 17 uomini, 12 minori, 3 violenze sessuali, 18 ricoveri2019: 167 casí, di cui 129 donne, 18 uomini, 20 minori, 6 violenze sessuali, 33 ricoveri2018: 151 casi, di cui 125 donne, 12 uomini, 14 minori, 6 violenze sessuali, 28 ricoveri

Serve qualcosa di strutturato

Rimarca il questore, Marina Di Donato: "Non un'operazione spot ma qualcosa di strutturato. Il presidente Mattarella dice che non bisogna fermarsi alle campagne intermittenti. Ed è quello che si cerca di fare. La polizia ha messo in campo tante iniziative ma leggere le storie di "questo non amore" sono sempre pugni nello stomaco.
La violenza è declinata in modo molto trasversale, la polizia da sempre dedica attenzione ai reati di genere con formazione costante le donne si devono rivolgere e gli enti devono saper fare rete per la sicurezza".

I dati farebbero pensare a un decremento. Asti, purtroppo nel 2023 è stata al centro della cronaca più nera con il femminicidio, a Incisa, di Floriana Floris.

I dati dal 2018 al 2022 di tutte le forze dell'ordine.

Nel 2023, spiega il questore sono in diminuzione i maltrattamenti i famiglia (48 nel capoluogo, 24 in provincia) e gli atti persecutori (12 nel capoluogo, 6 in provincia), ci sono state 8 violenze sessuali nel capoluogo e 7 in provincia. Tutti gli interventi vengono monitorati nel sistema SCUDO e l'operatore è preparato per cogliere i segnali

"L'ammonimento - ricorda ancora - è un provvedimento efficace. La donna viene inviata ai percorsi e l'uomo viene sensibilizzato a un percorso umano e la recidiva, se vengono seguiti i percorsi si abbassa".

L'Orecchio di Venere e gli strumenti per uomini e donne

Ad Asti l'Orecchio di Venere è aperto dal 2009. "Qui - spiega Elisa Chechile - si rivolgono le persone quando hanno solo paura e vogliono capire. Il compito è quello di un ascolto senza tempo.

I dati da luglio 2022 a luglio 2023

"Siamo in collegamento costante con il 1522" - rimarca Chechile

Sono state ben 810 persone a contattare il centro Antiviolenza, anche da fuori regione.

Le persone ad oggi in carico al centro con relativa scheda sono 90.
Si è resa necessaria la messa in protezione di 8 donne di cui 6 con figli minori.

Attualmente il CAV ha in carico due nuclei con figli minori.
Per 4 donne è stato attivato il congedo indennizzato per lavoratrici
Per 24 donne è stato richiesto il Reddito di Libertà, rimanendo in carico anche ad altri servizi .
Per una donna oggi ancora in carico al CAV è stata attivata una procedura per la richiesta del micro-credito.
Sono stati inoltre attivati 3 permessi di soggiorno per motivi di giustizia (art. 18/bis).

Collaborazioni a tutto campo

Gli avvocati del CAV hanno accolto 15 donne per un colloquio informativo ed orientativo sulle dinamiche della denuncia e sull'affido di minori"Continua la collaborazione con il Servizio della Neuro Psichiatria infantile dell'ASL di Asti - continua Chechile e, come ogni anno nel mese di novembre abbiamo collaborato e collaboreremo con Coop, Tigotà, e altri negozi per fare attività di divulgazione del Centro Antiviolenza nella settimana del 25 novembre."

 


Asti Agricoltura, Consulta Femminile e Soroptimist come ogni anno sostiene il CAV con "Clementine Antiviolenza".

"La regione non ha mai fatto mancare i fondi per i centri antiviolenza. Abbiamo 13 case e due sportelli. Ci muoviamo anche con sedi di croce rossa e riusciamo a essere capillari. La violenza ha un costo economico enorme. Abbiamo anche formato 15 operatori in più con un'attenzione particolare verso la violenza economica"

"La violenza si nutre di inadeguatezza - conclude ricordando alcuni casi - la violenza si combatte arrivando prima".


"A dicembre 2022 si è tenuto un convegno con l'Ordine dei Medici e la Questura - ricorda il presidente dei medici, Claudio Lucia - e l'8 marzo 2023 si è svolto un convegno in collaborazione con la Polizia Municipale di Nizza Monferrato. Nell'occasione sono stati distribuiti n.250 fischietti, strumento di allerta per le donne che fanno camminate a volte in solitudine, con lezioni e iniziative viene mantenuta un'alta attenzione".

Betty Martinelli

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