Il Nazionale

Cronaca | 18 novembre 2023, 11:52

Omicidio di Ceriale, Soldati conferma davanti al Gip: l'assassinio dopo le violenze subite dalla sua compagna

Si è detto pentito per non aver chiamato subito le forze dell'ordine. Convalidato l'arresto

Omicidio di Ceriale, Soldati conferma davanti al Gip: l'assassinio dopo le violenze subite dalla sua compagna

Si è assunto la responsabilità, non deviandola su altri e si è dichiarato pentito di non aver chiamato subito le forze dell'ordine.

Andrea Soldati, il 32enne, autore dell'omicidio a Ceriale di Massimo Romano, ha risposto alle domande, confermando quanto già aveva detto, del Gip Emilio Fois e del Pm Giovanni Battista Ferro, confermando così di aver ammazzato in un box il 47enne originario di Novi Ligure e di aver poi avvolto il corpo da una coperta blu legata con dei cavi elettrici, abbandonandolo nel greto del rio Cuore, adiacente a via Rivoire e Piazza al Volontariato.

L'assassinio è quindi scaturito a seguito di una colluttazione con Romano dopo che quest'ultimo stava per perpetrare una violenza nei confronti della compagna di Soldati. La donna risulterebbe essere estranea all'omicidi e non lo avrebbe quindi aiutato ad occultare il cadavere.

I tre infatti, senza fissa dimora, condividevano il box interrato presente in via Rivoire proprio a poche decine di metri dal rio e a fine ottobre avrebbe visto il 47enne di Novi provare a molestare la donna. Da lì la rabbia che l'ha portato prima a rompergli il naso e poi a strangolarlo con il collare di un cane.

I carabinieri, avevano immediatamente avviato serrate e tempestive indagini, con approfondimenti informativi svolti sulla vittima, in particolare sulle persone e sui luoghi frequentati dal 47enne negli ultimi giorni, individuando poco dopo il garage. 

I primi accertamenti medico legali, inoltre, nonostante lo stato di avanzata decomposizione del corpo, avevano confermato la presenza sul viso di alcuni segni di una possibile colluttazione.

Le tempestive e articolate investigazioni tecnico-scientifiche svolte immediatamente dai militari del Nucleo Investigativo, avevano permesso di rilevare nel box vari segni di una brutale lotta, conclusasi con l’omicidio di Romano, repertando diverse tracce di sangue sulle quali era presente  l’orma di una scarpa da ginnastica particolare.

Le persone in contatto con la vittima negli ultimi giorni, erano state individuate grazie ai recenti controlli del territorio svolti dai carabinieri della stazione di Ceriale e una di queste era stata individuata dai militari del Nucleo Investigativo notando che indossava quel tipo di calzatura.

Accompagnato nel Comando Provinciale dei carabinieri di Savona e interrogato dal Sostituto Procuratore della Repubblica, l'indagato, il 32enne, visti gli elementi raccolti dagli inquirenti, aveva confessato di aver commesso il reato. 

"Lui è pentito di non aver avvisato le forze dell'ordine al momento. Ha detto di essere intervenuto per uno stato di necessità vedendo la compagna aggredita - ha detto l'avvocato difensore - Siamo consci che Soldati essendo in questo momento senza fissa dimora non ha un'abitazione per cui chiedere una misura meno restrittiva del carcere".

Il giudice per le indagini preliminari ha comunque convalidato l'arresto e si è riservato di decidere sulla misura cautelare.

Soldati è comunque accusato di omicidio aggravato e rimarrà nel carcere di Imperia.

Commenti