Verrà interrogato nei prossimi giorni dal Gip il 32enne Andrea Soldati autore dell'omicidio di Massimo Romano.
In poche ore dal ritrovamento mercoledì del corpo del clochard 47ennne originario di Novi Ligure nel greto del rio Cuore a Ceriale, adiacente a via Rivoire e Piazza al Volontariato, avvolto da una coperta blu legata con dei cavi elettrici, gli inquirenti sono riusciti a risalire all'autore dell'assassinio che ha confessato dal Pm Giovanni Battista Ferro.
Durante l'interrogatorio sarebbe emerso che Soldati, avrebbe ucciso per motivi legati alla gelosia. L'uomo, anche lui senza fissa dimora, condivideva un garage con una donna, pare la sua compagna e lo stesso Romano. E secondo quanto emerso dopo aver scoperto che il 47enne avrebbe abusato della fidanzata, sarebbe scattato il raptus omicida strangolando con il collare di un cane.
Proprio nel box interrato presente in via Rivoire, a poche decine di metri dal luogo di rinvenimento della vittima si sarebbe quindi verificato il brutale delitto.
Il Nucleo Investigativo del Comando Provinciale carabinieri di Savona, coadiuvato da militari della Compagnia di Albenga, ha sottoposto quindi al fermo di indiziato di delitto Soldati con l'accusa di omicidio doloso aggravato.
I carabinieri, avevano immediatamente avviato serrate e tempestive indagini, con approfondimenti informativi svolti sulla vittima, in particolare sulle persone e sui luoghi frequentati dal 47enne negli ultimi giorni, individuando poco dopo il garage.
I primi accertamenti medico legali, inoltre, nonostante lo stato di avanzata decomposizione del corpo, hanno confermato la presenza sul viso di alcuni segni di una possibile colluttazione.
Le tempestive e articolate investigazioni tecnico-scientifiche svolte immediatamente dai militari del Nucleo Investigativo, avevano permesso di rilevare nel box vari segni di una brutale lotta, conclusasi con l’omicidio del 47enne, repertando diverse tracce di sangue sulle quali era presente l’orma di una scarpa da ginnastica particolare.
Le persone in contatto con la vittima negli ultimi giorni, erano state individuate grazie ai recenti controlli del territorio svolti dai carabinieri della stazione di Ceriale e una di queste era stata individuata dai militari del Nucleo Investigativo notando che indossava quel tipo di calzatura.
Accompagnato presso il Comando Provinciale carabinieri di Savona, e interrogato dal Sostituto Procuratore della Repubblica, l'indagato, il 32enne, visti gli elementi raccolti dagli inquirenti, ha confessato di aver commesso il grave reato.
Attualmente si trova in carcere ad Imperia.
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