Un pusher vende droga in un angolo, un tossico si buca alla luce del sole. Poco distante, tra due furgoni, una prostituta si concede a due passi dagli anziani con le borse cariche di frutta e verdura. Il tutto, per una dose.
Sono scene surreali ma quotidiane quelle vissute dagli ambulanti di piazza Foroni. Mercatali storici, che dopo 30 anni di lavoro si ritrovano a vivere assediati dal degrado. In mezzo ai disperati, in una lotta continua tra chi chiede solo di poter lavorare e chi, invece, ha reso Barriera di Milano un luogo “infernale”.
E’ per questo motivo che il G.O.I.A., insieme a Ubat, ha organizzato una merendata in corso Palermo angolo via Baltea, il cuore della zona contesa da pusher e ambulanti, per riportare un po’ di colore in Barriera. Per far sentire la voce dei lavoratori. “Vogliamo l’esercito, o un presidio fisso: solo così si può porre fine a questa situazione ormai irrecuperabile”.
Presidiati a vista dalla polizia, gli ambulanti hanno raccolto la solidarietà dei residenti, anche loro esasperati di vivere sotto assedio. Le testimonianze fanno accapponare la pelle: “L’altro giorno stavo lavorando quando una tossicodipendente si è arrampicata sul furgone e mi ha rubato tutto” spiega un commerciante. E ancora: “Sabato mattina, tra due furgoni, una disperata ha praticato un servizio orale a un pusher. Lo fanno per 5 euro, ci propongono di tutto anche a noi”.
La dinamica è sempre la stessa: lo spaccio attira disperati, i disperati sono disposti a tutto per una dose. A rimetterci, le persone per bene. Quei torinesi che non accettano di consegnare Barriera di Milano all’illegalità e al degrado.
Si spiega anche così la presenza di tante istituzioni al presidio: esponenti del M5s, di Fratelli d’Italia e Forza Italia hanno portato solidarietà agli ambulanti e ai residenti. Persone che chiedono solo di poter lavorare e vivere tranquilli nel loro quartiere.
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