Gianbattista Filippone radiato dall'ordine dei veterinari. "Amareggiato, ma ero preparato"

"Amareggiato? Senza dubbio. Ma era una cosa che avevo messo in conto da tempo. Sicuramente procederò con il ricorso, o in Cassazione o al Tar, devo parlare prima con gli avvocati".

Commenta così Gianbattista Filippone, all'indomani della decisione notificata dalla Commissione Centrale per gli Esercenti le Professioni Sanitarie che ha stabilito la legittimità della radiazione di Filippone dall’Ordine dei Veterinari di Asti.

I fatti, che vedevano coinvolto anche il padre Gianstefano, risalgono al 2019 (leggi QUI). Padre e figlio erano accusati di aver sottratto e ricettato, utilizzandoli poi per finalità proprie, medicinali e dispositivi dell’Asl. Il Capitano del Palio (all'epoca consigliere comunale della maggioranza) aveva patteggiato e a suo carico era stata disposta dal tribunale la messa alla prova per un anno, misura alla quale Filippone ha, a suo tempo, ottemperato. 

Ma, parallelamente al percorso penale, Filippone era imputato anche in un procedimento disciplinare da parte dell'Ordine di appartenenza, che aveva radiato sia il padre che il figlio nel 2021. Dopo il ricorso in appello, lo scorso ottobre la Commissione aveva sospeso la pena in attesa di una decisione, arrivata ieri, che ha confermato la radiazione. 

"Ritengo che questa sia una decisione spropositata rispetto alle accuse - commenta - ho già versato diecimila euro all'Ordine a titolo di risarcimento e credo di aver saldato i conti con il passato per gli errori commessi. La decisione dell'Ordine è molto più severa di quella del tribunale". 

La radiazione avrà affetti anche sul percorso lavorativo di Filippone, che gestisce una clinica veterinaria nella periferia est della città: "Purtroppo ci sarà qualche disservizio, e la clinica potrebbe rimanere chiusa qualche tempo. Ma mi sto organizzando per trovare chi possa gestire la struttura in attesa che si risolva la mia questione a livello professionale".

Filippone, nel frattempo diventato Capitano del Palio (anche in questo caso, molte le polemiche che hanno portato anche a un consiglio comunale straordinario sulla faccenda ndr), nel frattempo non demorde: "Sicuramente era lo scenario peggiore, ma ero preparato - conclude usando una metafora paliesca - come quando si scende in piazza (per il Palio ndr) bisogna sapere gestire qualsiasi evenienza, anche la più drammatica".