Il Nazionale

Cronaca | 28 ottobre 2023, 15:37

Sanremo: 'furbetti del cartellino', la Corte d'Appello obbliga il comune a reintegrare Alberto Muraglia

Alberto Muraglia, difeso dagli avvocati Alessandro Moroni e Luigi Zoboli, aveva impugnato il licenziamento per giusta causa, intimatogli dal Comune di Sanremo il 22 gennaio del 2016

Sanremo: 'furbetti del cartellino', la Corte d'Appello obbliga il comune a reintegrare Alberto Muraglia

La sezione lavoro della Corte d’Appello di Genova ha deciso la reintegra di Alberto Muraglia al proprio posto di lavoro, condannando il Comune di Sanremo al risarcimento del danno commisurato all’ultima retribuzione globale di fatto maturata dal giorno del licenziamento sino a quello dell’effettiva reintegrazione e, in ogni caso, in misura non inferiore a cinque mensilità.

E’ questa la decisione, dopo l’appello a cui era ricorso il comune matuziano per il caso dell’agente municipale che si occupava del mercato sanremese e che era diventato famoso per le immagini diffuse nell’ambito dell’operazione della Finanza ‘Stakanov’, poi finite in tutta Italia e nel mondo, parafrasate come il ‘Vigile in mutande’.

Alberto Muraglia, difeso dagli avvocati Alessandro Moroni e Luigi Zoboli, aveva impugnato il licenziamento 'per giusta causa', intimatogli dal Comune di Sanremo il 22 gennaio del 2016, lamentando la tardività della contestazione, la nullità del procedimento per violazione della costituzione dell’organo disciplinare e, nel merito, contestando la sussistenza della giusta causa addotta dal datore di lavoro e lamentando la violazione del principio di proporzionalità della sanzione.

Carlo Alessi

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