Il Nazionale

Cronaca | 17 ottobre 2023, 14:34

Sanremo: falso allarme per una sparatoria in centro, la Polizia cerca chi ha chiesto aiuto al telefono

Un falso allarme, si potrebbe definire così quello che è successo in via Pietro Agosti nel primo pomeriggio.

Sanremo: falso allarme per una sparatoria in centro, la Polizia cerca chi ha chiesto aiuto al telefono

Al momento non ci sono elementi per confermare che ci sia stata una sparatoria in centro a Sanremo. Un falso allarme, si potrebbe definire così quello che è successo in via Pietro Agosti nel primo pomeriggio mentre si iniziano a delineare i contorni della vicenda.

"Il vicino ha ucciso il figlio venite!"

Intorno alle 13 la telefonata, "Il vicino ha ucciso il figlio venite!" questa la richiesta che ha messo subito in moto la macchina dei soccorsi e delle forze dell'ordine. Quattro auto partono dal commissariato di polizia di corso Cavallotti e arrivano in pochi istanti sul luogo dove si sarebbe consumata la sparatoria. Dopo breve intervengono anche le ambulanze inviate dalla centrale operativa del 118. 


Alcune testimonianze confermano gli spari

Il problema per soccorsi e agenti è trovare persone ferite o indizi che possano avvallare quanto segnalato al telefono. L'unico elemento rimangono le testimonianze delle persone in strada. La gente dice di aver sentito distintamente almeno due rumori, sordi, simili a dei colpi di pistola e di aver visto allontanarsi di corsa una persona, un uomo conosciuto nel quartiere. Eppure non ci sono bossoli, proiettili, fori in un muro, tracce di sangue, persone ferite o peggio.  

La telefonata non sarebbe partita dalla zona della sparatoria

Che cosa è accaduto quindi? Difficile dirlo con precisione. Gli agenti hanno iniziato a passare al setaccio le numerose palazzine tra via Pietro Agosti, via Caduti del Lavoro e corso Inglesi. Una ricerca che non ha dato riscontri. A questo punto verranno analizzati anche i filmati di videosorveglianza cittadina e attraverso la richiesta di intervento telefonica sarà possibile risalire a chi ha chiesto aiuto.

Dai primi dati emerge che la telefonata sarebbe partita non da questa zona attraverso un numero appoggiato su una sim virtuale che complicherebbe le operazioni per risalire a chi ha chiamato. Allo stato attuale tutto lascia pensare che si possa essere trattato di un falso allarme. Perchè fare questo? Rimane un interrogativo che terrà impegnate le forze dell'ordine ancora a lungo mentre la vita nel quartiere è tornata alla normalità dopo alcune ore di tensione e paura. 

Carlo Alessi

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