Il Nazionale

Eventi e Turismo | 06 ottobre 2023, 21:42

Il ministro Crosetto ha aperto la 93ª Fiera del Tartufo Bianco d’Alba. La promessa di Cirio: "L’ultima in cui parleremo di autostrada" [FOTO E VIDEO]

L’esponente del Governo Meloni chiamato al taglio del nastro del Mercato Mondiale dopo la cerimonia al Teatro Sociale

Il ministro Crosetto ha aperto la  93ª Fiera del Tartufo Bianco d’Alba.  La promessa di Cirio: "L’ultima  in cui parleremo di autostrada" [FOTO E VIDEO]

Abbandonato il rigido protocollo della visita che lo scorso anno aveva portato ai piedi delle Langhe il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, si è consumata nella leggerezza di una rimpatriata tra amici la cerimonia con la quale il ministro della Difesa Guido Crosetto ha da poco tagliato il nastro della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, edizione numero 93. 

"L’ultima in cui parleremo di Asti-Cuneo", ha promesso non senza un certo sollievo dal palco del Sociale il governatore Alberto Cirio, chiamato come sempre a fare gli onori di casa durante l’abituale cerimonia a teatro insieme al sindaco Carlo Bo, alla presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena, a quelli dell'Atl Langhe Monferrato Roero Mariano Rabino e del Centro Nazionale Studi Tartufi Antonio Degiacomi, e a un nutrito parterre di autorità (tra queste l’europarlamentare Gianna Gancia, la deputata e vicepresidente del Pd Chiara Gribaudo, il vicepresidente regionale Fabio Carosso, i consiglieri Paolo Bongioanni, Matteo Gagliasso, Ivano Martinetti, il presidente provinciale Luca Robaldo) e soprattutto di sindaci, con tante fasce tricolori a fare come sempre da contorno ai festeggiamenti per l’apertura di quello che rappresenta l’evento-principe dell’autunno turistico sul territorio delle colline Unesco. 

"Sono felice di venire qui e trovarvi facce che conosco da quarant’anni", ha detto dal palco del Sociale l’esponente del Governo Meloni, ricordando i suoi trascorsi da amministratore, impegnato prima e dopo la cerimonia a stringere mani mentre incalzato sul palco dalle domande di Matteo Spicuglia richiamava la pavesiana immagine del paese che ci vuole, perché "venire qui serve per respirare l’aria di cui ho bisogno". Questo prima di far sorridere la platea ricordando che "Alberto (Cirio, ndr) me lo ricordo quando era un ragazzino, faceva il vicesindaco e portava i capelli lunghi". E trovarne l’applauso ricordando la figura del compianto amico Pietro Ferrero. 

LE PAROLE DEI PROTAGONISTI [VIDEO]

 

 

Il tartufo, nell’idea del ministro, fa parte di "quelle eccellenze con le quali l’Italia sa rendersi unica agli occhi del mondo". "Dovremmo girare una fiction su Michele Ferrero per spiegare al mondo come è possibile coniugare ricchezza, sviluppo e solidarietà – ha detto il ministro -. Questo è il nostro modello, il modello di un territorio e di un Paese che tra i suoi simboli ha anche il tartufo. Qui c’è storia, determinazione, visione, lavoro, innovazione: se sommiamo queste cose non c’è nessuno che possa superare questo Paese". 

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