Il Nazionale

Cronaca | 06 ottobre 2023, 07:42

Omicidio in carcere, ombre sull'instabilità di Gervasio, indaga la procura

Nessun nuovo indagato, ma la pm vuole approfondire le indicazioni del gip. Gervasio avrebbe tentato in passato di uccidere un altro detenuto

Omicidio in carcere, ombre sull'instabilità di Gervasio, indaga la procura

La procura di Genova è intenzionata ad approfondire le indicazioni del gip Matteo Buffoni inserite nell'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Luca Gervasio, il presunto, ma quasi certo killer di Roberto Molinari, suo compagno di cella a Marassi, trovato morto nel suo letto la mattina del 14 settembre. Da quanto filtra dal palazzo di giustizia, la pm Gabriella Marino non avrebbe aperto un fascicolo parallelo e Gervasio rimane l'unico indagato. Tuttavia il magistrato sta approfondendo quelli che per il gip sono segnali da prendere in considerazione.

Prima di tutto la perizia dello psichiatra del carcere, il quale aveva definito Gervasio, dichiarato tre volte seminfermo di mente, incapace a gestire l'impulsività, insofferente alla coabitazione con picchi di instabilità che lo hanno portato più volte a litigare con scontri verbali e fisici con altri detenuti. Come è emerso, prima di uccidere Molinari, il detenuto avrebbe cercato di uccidere un altro compagno di cella. A raccontarlo agli agenti un altro detenuto.

C'è poi una precedente lite tra Gervasio e Molinari con quest'ultimo trovato il giorno dopo con una probabile frattura al naso e lesioni in varie parti del corpo che però la vittima diceva di essersi procurato da solo, nel tentativo di raggiungere la brandina superiore del letto a castello, dove dormiva abitualmente e dove è stato trovato morto la mattina del 14 settembre. Che i due avessero litigato qualche giorno prima lo aveva riferito anche un'infermiera del carcere.

La sera prima dell'omicidio, inoltre, Gervasio avrebbe litigato con un altro detenuto, che avrebbe minacciato di morte. Inoltre, nella notte il vicino avrebbe sentito rumori provenienti dalla cella di Gervasio e Molinari. Il detenuto ha raccontato di aver capito che Gervasio stesse rompendo le gambe del tavolo, poi ha sentito Molinari urlare “Mi stai facendo male” e Gervasio rispondere “Pulisci il sangue”. Il detenuto ha raccontato che Gervasio è stato agitato per tutta la notte chiedendo sigarette.

Francesco Li Noce

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