Manganellate, tante corse e una testa aperta. E’ il bilancio della mattinata di tensione a Torino, dove centinaia di studenti hanno contestato Giorgia Meloni, a Torino per L’Italia delle Regioni.
Gli studenti, ritrovatisi a Palazzo Nuovo, hanno dato vita a corse per tutto il centro cittadino, mettendo alla prova le forze dell’ordine che volevano impedire loro di avvicinarsi a Palazzo Carignano.
Gli studenti sono arrivati davanti alla Prefettura, dove c’è stata una carica.
Manganellate anche tra gli stand del villaggio delle Regioni: qui un manifestante ha subito una ferita alla testa.
Il gruppo è ora bloccato davanti all’Armeria Reale, mentre il primo ministro parla ai presidenti delle Regioni.
I commenti dalla politica
Intanto arrivano i primi commenti sull'accaduto dal mondo politico.
Frediani (Unione Popolare Piemonte): "Una vergogna gli studenti tenuti in ostaggio dalle forze dell'ordine per blindare la Meloni"
Giovani studenti in ostaggio dalle forze dell’ordine da più di un ora in Piazza Castello per evitare che si possano spostare verso il Festival delle Regioni e per blindare la visita “del Premier” che si definisce “cristiana” e “mamma”. E’ questa l’immagine più abietta della giornata di oggi. Siamo di fronte alla limitazione illegittima e soprattutto immotivata della libertà di movimento di un gruppo di giovani che voleva semplicemente esprimere il proprio dissenso. Pare inoltre che ci siano dei feriti e questo denoterebbe una pessima gestione dell'ordine pubblico, considerando che il corteo era pacifico e non richiedeva assolutamente una reazione di forza. Ci chiediamo come questa politica possa occuparsi del futuro dei giovani senza aprire un dialogo schietto e concreto con loro.
Ambrogio (FdI): “Minacce e ingiurie al presidente Meloni. Da chi vorrebbe anarchia e caos non ci spaventano"
“Il volto peggiore di Torino oggi si è radunato per contestare la presenza del Presidente Meloni in Città. Collettivi, anarchici, antagonisti, No Tav cercano di intimidire un governo legittimamente eletto e, soprattutto, che continua ad avere il pieno sostegno della volontà popolare. Ai loro schiamazzi rispondiamo con i risultati. Da ultimo, la notizia certificata dall’ISTAT sul tasso di disoccupazione: il più basso dal 2009 con oltre mezzo milione di posti di lavoro creati in un anno. E riaffermiamo anche, con assoluta convinzione, che merito e talento debbano essere alla base del rilancio del sistema scolastico, con buona pace di chi tifa per la mediocrità.
Il Governo, la maggioranza e - soprattutto - gli italiani non cadono nel tranello di questa sinistra reazionaria e sostengono convintamente Giorgia Meloni”.
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