Il Nazionale

Cronaca | 28 settembre 2023, 12:42

"Fate attenzione a quella donna": l’allerta in un video che da giorni circolava nella comunità cinese

Proseguono le indagini in capo alla 34enne ritenuta responsabile dell’incendio di Monticello d’Alba, costato la vita all’imprenditore cinese Jie Hu

"Fate attenzione a quella donna":  l’allerta in un video che da giorni  circolava nella comunità cinese

Una famiglia sotto shock, sconvolta, che non si dà pace di come quella donna potesse essere a piede libero, di come nessuno abbia potuto fermare prima Batashka Stanka, l’ex bracciante di nazionalità bulgara residente a Canelli ora in carcere al "Lorusso e Cotugno" di Torino con la pesantissima accusa di aver appiccato il fuoco nel magazzino di Monticello d’Alba (era lo scorso martedì 19 settembre), provocando la morte del suo titolare, dopo averlo fatto pochi giorni prima (giovedì 14) all'interno del Centro Calzaturiero, negozio di scarpe del centro commerciale "I Castelli", nella stessa cittadina spumantiera. 

Nei confronti della 34enne finita in manette per iniziativa della Procura della Repubblica di Asti pesa ora l’accusa di duplice incendio doloso e di morte come conseguenza di altro reato, ma anche quella di rapina in abitazione, per un colpo commesso nei primi giorni del mese a Cossano Belbo, quando, pistola alla mano, si sarebbe fatta consegnare alcune centinaia di euro dai proprietari di un cascinale. 

Di fronte al magistrato che l’ha sottoposta a interrogatorio di garanzia la donna si è avvalsa della facoltà di non rispondere, come confermato al nostro giornale dalla legale astigiana che ne aveva assunto la difesa nelle prime ore dall’arresto, prima di rimettere il mandato. 

Nel frattempo la famiglia di Jie Hu, o Davide, come si faceva chiamare da tutti nel magazzino di Monticello d’Alba, morto nel tentativo di salvare il suo negozio dal rogo, si prepara a dare l’ultimo saluto al proprio caro. 

Dopo l’autopsia dal magistrato è arrivato il nulla osta al funerale fissato per le 14.30 di oggi, giovedì 28 settembre, presso il "Giardino degli abbracci e del commiato" dell'ospedale di Verduno. Poi la sua salma verrà cremata a Bra e le sue ceneri riposeranno nel cimitero di Santa Vittoria d'Alba, dove questa giovane famiglia viveva da quando era arrivata dalla Liguria – i genitori vivono ancora nella zona di Arma di Taggia, in provincia di Imperia – per gestire il magazzino attivo da ormai nove anni nei locali lungo la Statale 231 conosciuti per aver ospitato in precedenza il fai da te "La Prealpina"

Gli accertamenti autoptici disposti dal sostituto procuratore astigiano Laura Deodato sulla salma dell’imprenditore cinese hanno intanto confermato l’ipotesi della morte sopraggiunta per asfissia. Jie Hu ha perso la vita mentre, armato di un estintore, avrebbe tentato di arginare le fiamme sviluppatesi nella zona dell'Ipershop Express adibita a magazzino, alle spalle dell’area di vendita, dove il suo corpo esanime è stato poi ritrovato a tarda sera. Quest’ultima invece è stata sostanzialmente risparmiata da un rogo che per ore ha impegnato una mezza dozzina di squadre dei vigili del fuoco giunti da diversi parti della provincia. 

Mentre il magazzino è chiuso la famiglia si è intanto affidata all’avvocato Ferruccio Calamari. Nei giorni scorsi, insieme al collega Giulio Santinelli, il legale saluzzese ha incontrato la moglie, intanto dimessa dall’ospedale di Verduno, dove era stata ricoverata per l’intossicazione da fumo subita durante l’incendio, i genitori e due delle tre sorelle di Jie Hu. Col loro aiuto stanno valutando come procedere nei confronti della donna e per un’eventuale riapertura del market, che impegnava anche alcuni dipendenti ma sul quale, al momento, pesa un’ordinanza del Comune che ne dichiara l’inagibilità.  

"Fate attenzione a quella donna", si dice nel video che una delle sorelle di Hu ha mostrato ai legali. Da giorni circolava nella comunità cinese mettendo in guardia sulla figura che gli inquirenti ritengono abbia appiccato il rogo costato la vita a Hu. Puntava ad approfittare della confusione per mettere le mani sulla cassa, ritengono i Carabinieri di Canelli, che nei giorni scorsi hanno proceduto al suo arresto. Le telecamere di sorveglianza affacciate sul piazzale dell’IperShop l’avevano ripresa mentre si allontanava spingendo un carrello carico di merce, incurante della tragedia che si andava consumando all’interno del magazzino in fiamme. 

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