Non ce lo possiamo nascondere: Asti da qualche giorno è preda di diversi (troppi) episodi violenti che hanno innescato nei cittadini una certa percezione di mancanza di sicurezza che spaventa e preoccupa.
I FATTI
Dall’accoltellamento di via Cirio, alla sparatoria di via Garibaldi, dal violento pestaggio nei pressi del Cocchi e via Cesare Battisti, la maxi rissa in corso Alessandria dopo un investimento e, ultimo fatto in ordine cronologico, il cassonetto abiti usati dato alle fiamme in Torretta.
Se è doveroso attenersi ai fatti, è altrettanto doveroso ascoltare e capire cosa desiderino gli astigiani e la sicurezza è sicuramente al primo posto, abbinata al senso di degrado che spesso viene segnalata.
NON SIAMO NEL BRONX
“Asti non è il Bronx” – rimarca il prefetto di Asti Claudio Ventrice, che desidera sottolineare quanto i fatti astigiani siano isolati.
“Gli astigiani possono stare tranquilli, i fatti non sono collegati ma si sono purtroppo verificati insieme. Non sono neppure fatti prevedibili, stiamo lavorando molto bene con tutte le forze di polizia per il grande lavoro, stiamo anche facendo dei progetti per la sicurezza a 360°. Il questore e tutte le forze di polizia tengono molto alla sicurezza percepita e sono aumentati i controlli. Non è una città da Far West, la gente può uscire tranquillamente e i controlli sono tanti, soprattutto nei quartieri più a rischio”.
FERITI DUE POLIZIOTTI NELLA RISSA DI CORSO ALESSANDRIA
Nell’episodio di ieri sera, con l’investimento di una donna che attraversava sulle strisce con il suo piccolo in passeggino e la successiva rissa degenerata dopo che il marito ha aggredito l’uomo che guidava l’auto, sono rimasti feriti anche alcuni poliziotti. Certo un fattaccio che fortunatamente non capita tutti i giorni, ma che ha spaventato i presenti. Il marito della donna è stato arrestato per resistenza e lesioni aggravate, il conducente dell’auto al momento è stato solo sanzionato e per ora non è indagato.
“Un fatto grave – ricorda il prefetto – che potrebbe succedere ovunque e, certo, non doveva capitare, ma non possiamo dire che per questo la città non sia tranquilla”.
I fatti di cronaca approderanno al tavolo per l’ordine e la sicurezza pubblica e dal prefetto arriverà sicuramente l’input di aumentare i numeri per la sicurezza con richiesta anche alla polizia locale. “Ma le assicuro che le forze di polizia stanno lavorando molto. Desidero anche ricordare che l’accoglienza astigiana non ha nessun riflesso sulla sicurezza. Non è mai successo nulla da parte di chi si trova nei centri di accoglienza”.
AUMENTATE LE PATTUGLIE IN STRADA
Una linea di rassicurazione che trova d’accordo anche il questore di Asti Marina Di Donato. “Gli episodi slegati tra loro, meritano attenzione, ma non c’è un particolare allarme. Abbiamo aumentato la presenza delle pattuglie in strada e cerchiamo di arrivare sempre in maniera pronta. Sto firmando molti avvisi orali e fogli di via perché è importante esercitare tutte le prerogative date dalla normativa in materia di prevenzione e anche il controllo degli esercizi pubblici”.
“Nessuno si deve sentire esente dalla nostra attività, continua il questore, i segnali di attenzione verso le percezioni dei cittadini ci sono, Certo si può fare sempre di più e il compito di tutte le forze dell’ordine è essere sempre più presenti sul territorio”.
I REATI SONO IN DIMINUZIONE
Una città in cui, i reati sembrano essere in diminuzione, in realtà, ma ai dati statistici va appunto, aumentata la percezione di sicurezza.
“Siamo presenti sempre e diamo risposte efficienti sia in termine di prevenzione che di repressione, come hanno fatto i colleghi di carabinieri e finanza, capiamo l’allarme dei cittadini ma ci siamo e lavoriamo sempre. Sono delle sfide alle quali siamo pronti e ci impegneremo sempre di più per dare concrete risposte”, conclude il questore.
"MANCA IL RISPETTO DELLE ISTITUZIONI E C'E' TROPPO BUONISMO
L’assessore alla Sicurezza, Luigi Giacomini non minimizza la gravità dei fatti ma vuole tranquillizzare i cittadini e rimarca che i fatti non sono collegati “Asti è allineata alla media nazionale. Purtroppo il buonismo e la mancanza di rispetto delle istituzioni ci ha portato a questo. Roma deve intervenire contro il degrado e la situazione economica che influisce. Stiamo mettendo in atto degli sforzi enormi, metteremo sei nuove telecamere a San Fedele e ne metteremo altre in corso Matteotti, ma occorre reperire le risorse, le telecamere costano circa 18mila euro. Sono anche aumentate le pattuglie e chiederemo nuovi sforzi al tavolo per la sicurezza. Ma servono azioni nazionali. Asti aveva una situazione economica florida e c’era meno delinquenza in strada”.
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