Al termine delle lunghe operazioni di spegnimento del rogo dello scorso 19 settembre, che ha devastato il locale commerciale ubicato lungo la statate 231, è stato infatti trovato morto il 36enne di nazionalità cinese che gestiva l'attività assieme alla moglie, ricoverata all'ospedale di Verduno per intossicazione sempre a seguito dell'incendio.
A finire in manette, al termine delle indagini coordinate dalla Procura di Asti, una donna di nazionalità bulgara. Gli inquirenti erano già sulle sue tracce dopo l'incendio in un magazzino di scarpe avvenuto presso il centro commerciale "Il Castello" di Canelli, lo scorso 14 settembre.
Il giorno 19 un secondo episodio, quello di Monticello d'Alba, dove però le conseguenze sono state decisamente più gravi, avendo perso la vita il titolare del negozio. La donna arrestata deve quindi rispondere di omicidio, conseguenza del reato di danneggiamento e incendio.
Secondo quanto emerso, gli incendi venivano appiccati per creare confusione e allarme all'interno dei negozi. Nel fuggi fuggi generale, la responsabile poteva allontanarsi con il carrello pieno, senza però passare dalla cassa. Le verrebbero contestati, al momento, questi due episodi, ma non si esclude che ci siano altre indagini tese a verificare se possano essercene stati altri.
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