Dopo una camera di consiglio durata cinque ore, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Cuneo, dottoressa Daniela Rita Tornesi, ha rinviato a giudizio con l’accusa di maltrattamenti e abusi sessuali il padre dei quattro fratellini al centro di una vicenda che grande risonanza ebbe negli scorsi anni, quando arrivò a varcare i confini della nostra provincia per salire agli onori delle cronache nazionali.
I fatti ebbero inizio nel 2018, anno nel quale, a seguito della separazione consensuale dei due coniugi, il Tribunale dei Minori di Torino dispose l’affidamento congiunto dei loro quattro figli minori ai due genitori, con prevalenza alla madre.
Nel settembre 2019 la donna denunciò l’ex marito per i presunti abusi sessuali che l’uomo avrebbe perpetrato sui tre dei loro quattro figlioletti. La madre però, all’esito di una perizia psichiatrica disposta nel procedimento aperto per rivedere i termini dell’affidamento, venne riconosciuta non idonea ad accudire i figli, motivo per cui il giudice li ricollocò presso i nonni paterni. Successivamente venne disposto d’urgenza il trasferimento dei tre ragazzi più grandi in altrettante comunità, mentre la figlioletta più piccola venne affidata a una famiglia.
In quel momento prese le mosse la battaglia, legale ma anche mediatica, ingaggiata dalla madre per riavere con sé i figli. Una lotta che sbarcò anche sui social e su Facebook in particolare, dove la donna aveva intanto creato la pagina “Aiutiamo i quattro fratellini di Cuneo”. Numerosi utenti commentarono gli aggiornamenti forniti sulla vicenda spingendosi in alcuni casi in giudizi che valsero una denuncia per diffamazione a quindici persone. Sono due i fascicoli aperti in proposito nel palazzo di giustizia di piazza Galimberti: nel primo si è costituito parte civile il Consorzio socio assistenziale del Cuneese, nel secondo il padre e i nonni paterni dei quattro bambini.
Dallo scorso anno i quattro fratellini sono tornati a vivere insieme alla madre. Nel gennaio prossimo inizierà il processo a carico del padre.
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