Il Nazionale

Cronaca | 16 settembre 2023, 08:23

Delitto del Carmine, il 4 ottobre l'udienza sulla richiesta di abbreviato per Giribaldi

Se accolta il portuale potrebbe usufruire dello sconto di pena di un terzo

Delitto del Carmine, il 4 ottobre l'udienza sulla richiesta di abbreviato per Giribaldi

Sarà il 4 ottobre l'udienza per stabilire se Filippo Giribaldi sarà processato con rito ordinario o con rito abbreviato, quest'ultimo richiesto dai suoi avvocati, Paolo Scovazzi e Chiara Antola, contrari all'ipotesi della procura, che contesta al portuale l'aggravante dei futili motivi per l'omicidio di Manuel Di Palo, ucciso con un colpo di pistola in via Polleri, nel quartiere del Carmine, il pomeriggio del 25 aprile.

La prima udienza del processo in Corte d'Assise è già stata fissata al 20 ottobre, ma solo il 4 ottobre si saprà se Giribaldi potrà usufruire o no di uno sconto di pena di un terzo accedendo all'abbreviato. Perché ciò accada dovrebbe cadere l'aggravante contestata dalla pm Eugenia Menichetti, la quale in un primo tempo aveva deciso di non contestarla, salvo poi attenersi a quanto disposto dalla gip Elisa Campagna.

Il portuale ha confessato l'omicidio dicendo agli inquirenti di averlo fatto per motivi passionali. Tra Di Palo e Giribaldi c'era infatti una donna abitante in via San Bartolomeo che frequentava entrambi in cambio di stupefacenti

La donna ha riferito di aver udito "un colpo sordo a cui seguiva un battibecco", protagonisti Giribaldi e un terzo uomo "avente ad oggetto un prestito di dieci euro".

Il primo colpo di pistola, Giribaldi lo ha infatti sparato contro il muro sotto l'abitazione della donna durante la discussione con il terzo uomo. Solo dopo Di Palo è sceso andando incontro al proprio destino.

Arrivati in via Polleri, a poche centinaia di metri dall'abitazione della donna, Giribaldi e Di Palo hanno litigato, l'ex militante di Casapound avrebbe colpito con un pugno il camallo che per tutta risposta ha estratto la sua Beretta calibro 22 sparandogli un unico colpo mortale al cuore.

Giribaldi ha subito confessato il delitto, prima al sacrestano della vicina chiesa dell'Annunziata, poi agli agenti intervenuti e alla pm Eugenia Menichetti. "Alla vista degli agenti - si legge nell'ordinanza di custodia cautelare - si consegnava spontaneamente senza opporre resistenza".

Francesco Li Noce

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