Il Nazionale

Cronaca | 05 settembre 2023, 14:34

Via Verolengo, raffica di furti nelle cantine: “I ladri fanno quello che vogliono, siamo abbandonati”

Lo sconforto di una residente: “Ogni notte qualcuno entra e noi non sappiamo difenderci, entrano a prendere le nostre cose. Adesso non solo più di notte, anche di giorno. Abbiamo paura, paura a scendere nelle nostre cantine. Nelle nostre case”

Via Verolengo, raffica di furti nelle cantine: “I ladri fanno quello che vogliono, siamo abbandonati”

Abbiamo paura, paura a scendere nelle nostre cantine”. E’ un urlo di dolore quello che Silvia, residente in via Verolengo, rivolge alle istituzioni. Silvia e tutti gli altri inquilini dei condomini di via Verolengo sono infatti ostaggio dei ladri.

Furti che si susseguono, di giorno e di notte

Di persone che, di notte e di giorno, depredano le loro cantine portando via di tutto. I furti sono continui, si susseguono quotidianamente. Come se le cantine fossero dei supermarket e gli oggetti delle persone una “spesa gratuita”, con tanto di carrelli pieni o valigie piene, rigorosamente rubate. 

Il racconto di Silvia: "Depredati di tutto"

Il racconto di Silvia, rientrata dalle ferie, è lucido e a tratti allucinante. “E' un lunedì di fine agosto, sono appena rientrata da qualche settimana di vacanza. La vicina di pianerottolo mi accoglie con un caloroso ‘Bentornata, stanotte sono entrati nelle cantine’. Non nelle nostre, ma in quelle di altri condomini. E cosa hanno fatto? Ci hanno banchettato. Hanno forzato la porta, trovato birra e patatine e si sono serviti. Poi hanno fatto scorta di olio e detersivi, che hanno comodamente infilato in una valigia vuota, perché se hai una valigia vuota e ingombrante dove la metti, se non in cantina? E  sono usciti, dopo aver fatto spesa al supermercato senza cassa, forse si sono confusi, in questa zona è tutto un supermercato, solo non si sono accorti che non c'è la cassa”.

"Ci sentiamo soli e abbandonati"

Noi bravi condomini - prosegue il racconto - abbiamo chiamato la polizia, che è venuta e ci ha invitati a fare denuncia. La notte dopo hanno aperto altre cantine, stavolta gli è andata meglio e hanno trovato anche la bella bici pieghevole dell'altra mia vicina, comprata da poco in un negozio di zona. La polizia è venuta, ha chiesto di fare denuncia e se n'è andata. Qualcuno si è fermato a capire da dove entrano? Chi gli apre? ‘Torneranno’, ci hanno detto. Non serve un genio per capirlo, finché continuiamo a lasciarli entrare in casa e non in galera: le scale comunicanti dei condomini, entri da uno e li svaligi tutti: per loro noi siamo un bersaglio facile. E tutti noi bravi condomini rassegnati a mettere lucchetti alle porte, a cambiare serrature, a chiamare assicurazioni. Il pomeriggio dopo qualcuno rientrando sente rumori in cantina e li becca, li vede scappare. Qualcuno da sotto i portici vede uno con una valigia piena di detersivi uscire dal garage e lo fotografa, indossa una maglietta di Buffon. Una volta gli si sarebbero date tante di quelle botte che dai lividi la maglietta da bianconera gli sarebbe venuta granata e non sarebbero tornati più. Ma adesso non si può più fare, adesso si fa la foto e si aspetta”.

"Paura ogni volta che scendo le scale"

Anche stavolta - afferma Silvia - la polizia viene a vedere e a raccomandarci di fare denuncia. Ci dicono che c'è una banda in zona, qualche decina di ragazzi di colore, che ha questa passione per le cantine. E come mai sono in zona e non in galera? Che succede, riescono a scassinare anche le porte della galera e escono? Oppure è la legge che dopo due giorni li rende liberi e li invita per un aperitivo nelle nostre fresche cantine? Ogni mattina mi sveglio e mi chiedo: saranno entrati stanotte? Di solito la risposta è sì, e va avanti così da giorni. Io mi spavento ogni giorno che per andare a lavorare scendo a prendere la bici, finchè ne ho ancora una. Ho paura a entrare in casa mia, in un posto che è casa mia, su cui pago le tasse regolarmente al mio comune. Entro lì e rischio di trovarmi faccia a faccia con il ladro in azione, e in tutti questi giorni di furti continui, di impotenza da parte di noi condomini, di frustrazione da parte di noi cittadini, nessuno delle forze dell'ordine, del Comune, che si sia preoccupato di fare qualcosa di preventivo”. 

"Io pago le tasse. Dove sono le istituzioni?"

I ladri sono da noi ogni 6 massimo 12 ore, secondo  il calcolo delle probabilità,  con solo due passaggi casuali al giorno, le forze dell'ordine in meno di 48 ore li avrebbero beccati e noi ci saremmo sentiti più sicuri. E invece no, l'effetto della frequenza dei furti è che adesso se noi bravi condomini chiamiamo le forze dell'ordine, queste neanche vengono più, mentre i ladri sono sempre qua. E noi ci sentiamo stupidi, impotenti e abbandonati. Se non ci pensano le forze dell'ordine, chi ci deve pensare? Lo chiedo a voi della Circoscrizione, lo chiedo al Comune, lo chiederei anche al Governo. Forse faremmo meglio a chiedere aiuto a quelli del Kappa Futur Festival? Li invitiamo a spaccarci i timpani come meglio credono in quel weekend di luglio ogni benedetto anno a venire, purché ci mettano in sicurezza le cantine. Ma io le tasse non le pago al Kappa Futur Festival, la pago al Comune, alla Regione e allo Stato. Lo Russo, Cirio, Meloni: dove siete? State mica anche voi scendendo in cantina a prendere quelle due cosette cui tenete tanto per metterle sotto il cuscino?” conclude la donna disperata.

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