Il Nazionale

Cronaca | 01 settembre 2023, 12:01

Giovanissimi alla sbarra per cessione di stupefacenti tra Alba, Cherasco, Monforte e Canale

L’accusa a carico di tre ventenni. Un quarto è imputato per furto di materiali commesso ai danni di una struttura alberghiera dismessa di Novello

Giovanissimi alla sbarra per cessione di stupefacenti tra Alba, Cherasco, Monforte e Canale

Sono residenti nell’Albese, nel Braidese e nel Roero i quattro ventenni che nei giorni scorsi sono comparsi in udienza davanti al giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Asti, dottoressa Claudia Beconi.

I primi tre sono chiamati a rispondere di cessioni plurime a terzi di sostanze stupefacenti, nello specifico marijuana e hashish, avvenute nel periodo compreso tra l’ottobre 2021 e il marzo del 2022 tra Alba, Cherasco, Monforte d’Alba e Canale. Il fascicolo di indagine fa capo al pubblico ministero Davide Greco.
Ai tre giovani – rispettivamente classe 2003, 2001 e 2003, difesi dall’avvocato Roberto Ponzio di Alba il primo, dal collega Luca Corbellini del foro di Asti il secondo e dalla legale Alessia Patti, del foro di Torino, il terzo – viene contestato di aver organizzato un giro di spaccio, con cessioni rivolte a un’ampia platea di soggetti, per quantitativi in taluni casi superiori anche ai 100 grammi, con l’aggravante di aver consegnato la droga pure a soggetti di minore età.

Un quarto soggetto, anche lui di giovanissima età, nell’ambito dello stesso procedimento è invece imputato di furto aggravato perché in concorso con altri, ignoti, si sarebbe introdotto in un struttura alberghiera dismessa a Novello, impossessandosi di vari beni, tra i quali vasche da bagno, lavabi e piastrelle. La società che gestisce l’immobile aveva presentato querela in tribunale; il ragazzo, il cui indebito possesso dei suddetti materiali è stato riscontrato durante una perquisizione relativa alla prima indagine, ha nominato quale proprio difensore l’avvocato Francesco Viola del foro di Catania.

Comparsi davanti al giudice, i primi tre, per bocca dei rispettivi legali, hanno chiesto la sospensione del processo e la messa alla prova con un lavoro di pubblica utilità presso enti convenzionati col tribunale.

Il quarto soggetto, imputato di furto, ha fatto un’offerta risarcitoria alla parte offesa e chiesto l’estinzione del processo per attività riparatoria.

Il giudice si pronuncerà sulle diverse istanze nel corso dell’udienza fissata per il 26 ottobre.

E. M.

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