Il Nazionale

Cronaca | 23 agosto 2023, 12:01

"Ti amo amore mio e così sarà per sempre": il saluto di Jessica ad Andrea nella chiesa di Madonna dell'Olmo

Centinaia di persone per il funerale del giovane agricoltore morto a soli 28 anni. Il ricordo degli amici e dei cugini. Un bravo ragazzo, che non sapeva "stare con le mani in tasca". Palloncini verdi e un unico palloncino rosso, del colore dell'amore, liberati in cielo

"Ti amo amore mio e così sarà per sempre": il saluto di Jessica ad Andrea nella chiesa di Madonna dell'Olmo

Silenzio fuori e dentro la chiesa di Madonna dell'Olmo, dove in centinaia, questa mattina 23 agosto, hanno voluto dare l'ultimo saluto ad Andrea Riba, giovane e appassionato agricoltore deceduto lo scorso 18 agosto in un drammatico incidente a Passatore.

A piangerlo mamma Dorella, papà Bruno e i fratelli Alberto e Arianna, oltre alla moglie Jessica Pepino. Lei e Andrea si erano sposati il 6 maggio scorso e per l'occasione gli amici avevano sfilato - sia a Cuneo che a Peveragno, paese di lei - con ben 12 trattori. La coppia viveva a Roata Rossi.

In sua memoria, la sera dello scorso 20 agosto, i trattoristi del gruppo "Christmas Tractor" hanno realizzato una coreografia con i trattori nel corso dei festeggiamenti di San Magno di Peveragno: le sue iniziali e un cuore.

E' don Carlo Occelli a celebrare la messa. Il parroco parte da un ricordo personale, di grande dolore e perdita, quando aveva appena 15 anni. Nella disperazione, l'incontro con Dio. "Mi sono ribellato e poi mi sono sentito sostenuto. Prego perché l'amore sostenga anche voi". Poi il brano del Vangelo, quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci. Don Occelli sottolinea il ruolo del ragazzino della parabola. Si fa avanti e dice a Gesù: "Io ho cinque pani e qualche pesce". E li mette a disposizione.

"C'è il miracolo della condivisione nel gesto di quel ragazzino - sottolinea il parroco - c’è il senso della vita. Un po’ di anni fa, dopo aver finito di dire messa, un ragazzino con un forte accento piemontese viene da me e mi dice: vorrei essere come quel ragazzino. Era Andrea.

La sua vita è stata questo: non tenere per sè, fare bene tutto quello che faceva, alzare la mano di fronte al bisogno di qualcuno". 

Alla termine della celebrazione il ricordo degli amici e dei cugini. Che lo immaginano per i pascoli del cielo, col suo cappello in testa. L'immagine di Andrea, il giorno del matrimonio, il 6 maggio scorso, bello ed elegante, con il suo sorriso e con l'imbarazzo di non sapere dove mettere le mani. "Mettile in tasca, gli abbiamo detto noi cugini. Ma lui non sapeva stare con le mani in tasca".

E' la moglie Jessica a dire le ultime parole al suo Andrea. "Devo vivere per te. Quello che è successo è ingiusto, ma devo accettarlo. Ti amo amore mio e così sarà per sempre". Un lungo applauso. Fuori, sul sagrato, le consegnano un palloncino rosso. Il colore dell'amore. Tutti gli altri, liberati dai tanti amici, sono verdi. Il colore dei campi e dei pascoli, che Andrea amava tanto.

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