Su quanto accaduto ieri sul treno Ventimiglia-Limone-Cuneo abbiamo provato a capire, con la Questura di Cuneo, se la famiglia ivoriana aggredita e fatta scendere a Breil con modi molto aggressivi, fosse effettivamente fuori legge, trovandosi in territorio francese.
Ricordiamo che i fatti si sono tenuti durante la sosta alla stazione di Breil, quando quattro gendarmi sono entrati sul treno per la routine del controllo dei documenti. La famiglia – composta da una donna incinta si sette mesi, un uomo giovane e un bimbo di poco più di un anno – sono stati invitati a scendere perché sprovvisti dei documenti per entrare in territorio francese: la donna, però, avrebbe mostrato dei documenti della CRI in suo possesso che permettono il movimento legale in Italia ed essendo loro su un treno italiano e diretti a Limone si sono rifiutati di scendere.
La scena è poi degenerata, con urla e pianti del bambino, davanti ai passeggeri agghiacciati dai modi dei gendarmi, in particolare di fronte ad un bambino e ad una donna in stato interessante.
Ma quella famiglia aveva titolo per essere lì? Se si parte dal presupposto che fossero dei richiedenti asilo, la risposta è no. Perché si tratta di una condizione giuridica che non consente di uscire dal Paese nel quale è stata presentata la domanda.
Non sappiamo se questa fosse la situazione del nucleo, ma se così fosse, nonostante la partenza da territorio italiano e la destinazione in territorio italiano, di fatto è transitato fuori dai confini. Risultando irregolare.
Questo il commento dalla Questura di Cuneo: "Parliamo per ipotesi, lo sottolineiamo, non conoscendo la condizione giuridica delle persone coinvolte. Quello della linea ferroviaria tra Liguria e basso Piemonte è un caso molto particolare, forse unico in Europa. Si parte e si arriva in Italia ma si attraversa un pezzo di Francia, dove le regole sull'immigrazione vengono fatte rispettare in modo molto rigido. Non entriamo nel merito delle modalità - probabilmente noi li avremmo accompagnati fino alla frontiera, accertandoci della loro discesa fuori dal nostro Stato - ma giuridicamente la Gendarmerie ha applicato la legge".
E' probabile che queste persone nemmeno sapessero di dover passare per la Francia. Hanno comprato un biglietto Ventimiglia-Limone e hanno preso un treno italiano.
Purtroppo sono incappati nei controlli e sono stati costretti a scendere a Breil. Da dove, probabilmente, saranno presto rimandati proprio in Italia, dove fin dall'inizio volevano andare.
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