Le gambe si muovono sempre più veloce, il respiro diventa più affannato. Poi lo stop, improvviso. Sulla strada di Andrea, runner di 33 anni solito correre alla Pellerina, si frappone un ostacolo difficile da saltare: un albero caduto.
Un 'cimitero' di alberi
Può capitare. Il runner aggira l’ostacolo con non poca difficoltà e riprende la corsa. Una ripetuta, poi un’altra. Prima dell’ennesimo stop: un altro albero caduto. Vicino rami spezzati, cumuli di foglie. E’ un “cimitero di alberi” la Pellerina.
Dopo il maltempo degli scorsi giorni, il parco si presenta in uno stato di totale abbandono: alberi, foglie e rami sono lasciati lì. Sui sentieri. Come se tutti si fossero dimenticati della loro presenza.
Stato di abbandono
“E’ uno schifo, questa è la considerazione che il Comune ha per un parco come la Pellerina? E’ il polmone verde di Torino, fa male vederlo in questo stato di completo abbandono” attacca Andrea che in tanti anni il parco così raramente l’aveva visto.
"Nessuno si prende cura del polmone verde della città"
Che l’incuria sia diffusa, al di là del maltempo, è piuttosto evidente dalla melma che ricopre i due laghetti. L’erba? In alcune zone è tagliata, in altre no ed è altissima. Un albero caduto è stato circondato da un nastro bianco e rosso che impedisce agli utenti del parco di avvicinarsi: si tratta di quello vicino al chiosco.
Quelli caduti in zone meno battute della Pellerina invece sono stati lasciati così. Se togliere un albero è logisticamente più complesso, fa specie vedere cumuli di foglie, ormai completamente bagnate, lasciati a bordo dei sentieri, vicino alle aree cani.
Non il migliore biglietto da visita per chi frequenta il parco. Non il miglior modo di smentire le voci di chi, per il caso dell’ospedale che verrà costruito nell’area giostrai, aveva accusato il Comune di avere poco a cuore il futuro (e il presente) della Pellerina.
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