Secondo suicidio in poche ore al carcere di Torino. Oggi pomeriggio intorno alle 17.30 una detenuta italiana si è tolta la vita impiccandosi nella propria cella.
Proprio stamattina avevamo dato notizia del caso di un'altra detenuta, anche lei al Lorusso-Cutugno, ma in questo caso di origini nigeriane, che si è lasciata morire, a 43 anni, rifiutandosi più volte di alimentarsi [LEGGI QUI]
Secondo il Segretario Generale del sindacato Osapp, Leo Beneduci, "Le carceri in Italia sono le anticamere dell’inferno e che Torino in particolare ha assunto in pieno le caratteristiche dei gironi danteschi sia per i detenuti sia per il personale di Polizia. Un fatto confermato ogni giorno dagli eventi che vi accadono".
Appendino: "Inaccettabile"
A commentare l'episodio, anche il tweet dell'ex sindaca di Torino e ora parlamentare del Movimento 5 Stelle Chiara Appendino. "Serve chiarezza sulle condizioni che hanno portato a queste tragedie e serve subito, è inaccettabile morire quando la propria vita è nelle mani dello Stato".
Pentenero: "Situazione disperata"
“Il Lorusso e Cutugno non può più aspettare. La morte di due donne detenute, oggi, è il segnale evidente che occorrono interventi mirati e urgenti perché la situazione è disperata", ha commentato l'assessora ai rapporti col Sistema carcerario della Città di Torino Gianna Pentenero. "Le storie di queste donne, diverse tra loro, ma accomunate dalla disperazione impone che le carenze di operatori e di adeguati supporti sanitari a sostegno delle fragilità si debbano risolvere il prima possibile attraverso l’azione di tutte le istituzioni".
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