Saranno gli accertamenti istruiti dalla Procura della Repubblica di Cuneo a stabilire le esatte cause dell’incendio che nelle prime ore di oggi, lunedì 7 agosto, è costato la vita al 61enne Dario Politano.
L’uomo, originario di Montanera e residente nel centro alle porte di Cuneo da una quindicina di anni, di mestiere meccanico, professione che esercitava ancora saltuariamente, limitato a causa dei problemi di salute di cui soffriva, ha perso la vita nel rogo dell’appartamento nel quale abitava al civico 3 di via Marconi, nel centro storico del paese, a pochi metri dall’ufficio postale e da piazza Italia, dove ha sede il municipio.
Erano circa le 3.30 quando al Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Cuneo è giunto l’allarme relativo all’incendio sviluppatosi al primo piano della palazzina, dove l'uomo occupava un alloggio che si estendeva anche al piano terreno. Immediata la partenza di una squadra, subito affiancata da una seconda arrivata dal Distaccamento Volontari di Busca.
Giunti sul posto insieme ai sanitari dell’emergenza 118 e ai Carabinieri di Morozzo, i vigili del fuoco hanno lavorato diverse ore, sino alle 7 del mattino, per avere ragione delle fiamme e mettere in sicurezza l’edificio, all’interno del quale l’uomo è stato rinvenuto ormai privo di vita.
Il pronto intervento dei soccorsi ha permesso anche di mettere in sicurezza le diverse bombole di gas propano liquido e di ossigeno medicale presenti nell’abitazione, scongiurando così il rischio di ben più gravi conseguenze in caso di una possibile esplosione. In via precauzionale l’edificio è stato dichiarato inagibile costringendo all’evacuazione dei residenti al secondo e ultimo piano.
La salma di Dario Politano è stata composta presso la camera mortuaria del cimitero di Cuneo. L’uomo lascia tre figlie. Da fissare i funerali, per i quali occorrerà attendere il nulla osta dell’autorità giudiziaria.
Cronaca | 07 agosto 2023, 13:26
Un meccanico di 61 anni la vittima dell’incendio in un alloggio di Castelletto Stura
I vigili del fuoco hanno lavorato ore prima di avere ragione delle fiamme sviluppatesi al primo piano della palazzina di via Marconi. L’uomo, originario di Montanera, lascia tre figlie. Da fissare le esequie
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