Il Nazionale

Cronaca | 04 agosto 2023, 15:42

Omicidio Mahmoud, l'appello dei genitori dall'Egitto: "Si lamentava delle condizioni di lavoro" (VIDEO)

“Da qualche mese si lamentava per le condizioni di lavoro”, ha detto il padre che ha sentito Mahmoud il giorno stesso dell'omicidio

Omicidio Mahmoud, l'appello dei genitori dall'Egitto: "Si lamentava delle condizioni di lavoro" (VIDEO)

I familiari di Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla lanciano un appello attraverso un video pubblicato dall'Egitto e diffuso su Facebook per chiedere la verità sulla morte del giovane egiziano di 19 anni, brutalmente ucciso con tre pugnalate letali al petto, al cuore e allo stomaco e poi mutilato delle mani e decapitato.

Mahmoud, ricordiamo, lavorava in due barber shop di Sestri Ponente e Chiavari e sarebbe stato ucciso perché avrebbe manifestato ai titolari la volontà di cambiare lavoro e andare in una barberia di Pegli, ma le indagini dei carabinieri del nucleo investigativo capitanati dal colonnello Michele Lastella e coordinate dalla pm Daniela Pischetola, nelle ultime ore si concentrano sull'ombra del racket e sulle condizioni di lavoro a cui era sottoposto Mahmoud.

In carcere sono finiti Mohamed Ali Abdelghani, 26 anni, (Tito), difeso dall'avvocato Micaela Calzetta e Abdelwahab Ahmed Gamal Kamel, 27, (Bob), difeso dagli avvocati Salvatore Calandra e Elisa Traverso. I due sono rispettivamente vice titolare e fratello del titolare della barberia, Ali, che si trova in Egitto dallo scorso giugno. Proprio sul ruolo di Ali, che però non è indagato, si è estesa l'inchiesta.

Nel video i genitori lanciano un appello in lacrime per scoprire la verità sul suo omicidio. “Da qualche mese si lamentava per le condizioni di lavoro”, ha detto il padre che ha sentito Mahmoud il giorno stesso dell'omicidio.

Il fratello di Mahmoud si è affidato all'avvocato milanese Anna Cifuni. La salma del giovane è ancora a disposizione dell'autorità giudiziaria e, fa sapere la legale, “probabilmente non sarà rilasciata per il funerale prima di fine agosto”.

Nel frattempo la procura ha acquisito l'audio della telefonata tra Ali e Tito, diffusa dall'avvocato Alexandro Tirelli, che a differenza di quanto inizialmente detto, non è stato nominato come legale di Bob. Durante la conversazione Tito confesserebbe di aver ucciso Mahmoud, ipotesi ormai quasi certa, ma secondo quanto riferiscono fonti del palazzo di giustizia, la telefonata non sarebbe ritenuta attendibile perché sarebbe stata interrotta e ripresa in un secondo momento.

Per la gip Milena Catalano, Tito e Bob avrebbero agito sempre insieme. 

Lo 'sgarro' di Mahmoud, che voleva andare a lavorare da un concorrente di Ali, evidentemente è stato ritenuto una violazione del codice d'onore, come sottolinea la gip nell'ordinanza, a proposito della mutilazione che “appare pianificata a priori ed era volta o a impedirne l'identificazione o per punirlo in modo ulteriore”.

"Deve inoltre osservarsi - scrive la gip - che dopo l'omicidio i due indagati sono stati nel loro negozio e sono usciti nella notte per motivi di svago, elemento che smentisce in modo certo che uno dei due avesse agito sotto minaccia o in preda al panico, atteso l'atteggiamento leggero e privo di pensieri assunto poco dopo". 

Francesco Li Noce

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