Sarebbero state individuate le armi del delitto di Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla. Durante l'interrogatorio di questa mattina in carcere a Marassi, la gip Milena Catalano ha contestato nuovi elementi di prova nei confronti di Mohamed Ali Abdelghani, 26 anni, 'Tito' e Abdelwahab Ahmed Gamal Kamel, 27, 'Bob', entrambi accusati di omicidio e soppressione di cadavere, per aver ucciso il diciannovenne egiziano, mutilato il corpo delle mani, decapitato e messo in una valigia, prima di abbandonare i resti in mare.
Tito e Bob sarebbero stati ripresi da una telecamera di sorveglianza a Sestri Ponente domenica alle 13, poche ore prima del delitto. I due sono stati immortalati due volte, la seconda con un sacchetto in mano, dal quale sembra spuntare un oggetto simile a un coltello. I carabinieri del nucleo investigativo, coordinati dalla Pm Daniela Pischetola, hanno ricostruito che i due avrebbero acquistato un coltello e una mannaia da cucina in un emporio 'cinese' nelle vicinanze, che potrebbero essere l'arma del delitto compiuto poche ore dopo.
La conferma dell'acquisto di coltello e mannaia arriverà nelle prossime ore, al momento non sarebbe stato trovato lo scontrino, né ovviamente i due oggetti. Ai legali dei due sarebbe stato però mostrato un estratto del registratore di cassa dell'emporio.
Tito e Bob questa mattina sono stati interrogati per la convalida del fermo, che è arrivata. I due, assistiti dagli avvocati Salvatore Calandra ed Elisa Traverso (Bob) e Micaela Calzetta (Tito), anche in virtù delle nuove fonti di prova emerse, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Cronaca | 02 agosto 2023, 13:27
Delitto Mahmoud, Tito e Bob avrebbero acquistato le armi del delitto in un emporio 'cinese'
I due avrebbero acquistato un coltello e una mannaia con cui avrebbero ucciso, mutilato e decapitato Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla
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