“Mi mancherai e mi mancheranno le risate che ci facevamo quando mi tagliavi i capelli”. È uno dei messaggi che in queste ore sono condivisi su Tik Tok per ricordare Mahmoud Sayed Mohamed Abdalla, il diciannovenne egiziano a cui con molta probabilità appartiene il corpo decapitato e mutilato delle mani ritrovato in mare tra Santa Margherita Ligure e Portofino domenica sera.
L'identità di Abdalla è stata ricostruita grazie alla comparazione delle impronte digitali sulle mani ritrovate tra la foce dell'Entella e uno stabilimento balneare a Chiavari, mentre la testa non è ancora stata trovata, motivo per cui non è stato possibile collegare gli arti al corpo. L'autopsia ha invece confermato i sospetti degli inquirenti, e cioè che il giovane sia stato ucciso. Letale, secondo l'esame del medico legale Daniele Bedocchi, un colpo al cuore inflitto probabilmente con un punteruolo.
Le indagini della procura e dei carabinieri del nucleo investigativo si concentrano sulle frequentazioni di Abdalla che a quanto sembra era entrato in un giro di spaccio nel centro storico, dove aveva anche lavorato come apprendista barbiere in via del Campo. In queste ore gli amici e chi gli voleva bene, stanno diffondendo video ricordo su Tik Tok che hanno raggiunto decine di migliaia di visualizzazioni.
Abdalla era stato seguito dalla coop Ce.Sto. A tracciare un ricordo di lui è Marco Montoli, presidente della cooperativa che gestisce, tra le altre attività, i giardini Luzzati.
“Spacciava o non spacciava? - scrive Montoli su Facebook - Il concetto non cambia…un ragazzo, che meritava un futuro diverso, guardatelo, a me viene da piangere. Penso a i miei colleghi del Il Cesto Genova che lo hanno conosciuto, solo per pochi mesi, e portano dentro il senso di frustrazione di non aver potuto fare qualcosa che impedisse questa tragica fine. Ma le educatrici e gli educatori sanno di lavorare in un confine dove queste tragedie possono succedere e a molti forse questa fine l’abbiamo evitata. Ma la vera domanda che ci dovremmo fare come società e se facciamo abbastanza; penso di no e a tutti i livelli, spero solo che verrà il momento che daremo la giusta importanza a questi giovani che in fondo cercano un futuro migliore”.











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