Il Nazionale

Cronaca | 13 luglio 2023, 10:30

Finti addetti dell’acquedotto e carabinieri: così agiva la banda di criminali che colpiva gli anziani

Nuovi arresti per quattro soggetti cui gli inquirenti contestano oltre trenta colpi commessi tra Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. In Granda colpirono anche a Neive. Accertato l’uso di sostanze urticanti. Proventi stimati in 100mila euro

Finti addetti dell’acquedotto e carabinieri: così agiva la banda  di criminali che colpiva gli anziani

I carabinieri dei Comandi di Alessandria, Cuneo e Vercelli, unitamente ai colleghi del Nucleo Investigativo di Asti, hanno eseguito una nuova ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronto dei 40enni Roberto Vinotti e Emanuel Olivieri (entrambi già in carcere), del 39enne Samuel Massa e del 38enne Angelo Vinotti.

I quattro sono ritenuti componenti, a vario titolo, di un’associazione per delinquere ‘specializzata’ in furti e rapine pluriaggravata in abitazioni, mediante raggiri a danno di anziani. Il nuovo provvedimento cautelare costituisce il completamento della complessa attività d’indagine svolta a partire dallo scorso gennaio dall’Arma astigiana, sotto la direzione della Procura della Repubblica, che aveva già consentito, nel maggio scorso, di arrestare 7 componenti della banda (tra cui Olivieri e Roberto Vinotti) ritenuti coinvolti in 18 episodi a danno di anziani, tutti commessi con la tecnica del “finto addetto dell’acquedotto”.

La prosecuzione delle indagini, che ha portato alla nuova ordinanza cautelare, ha consentito di identificare due nuovi componenti del gruppo e appurare altri 13 episodi criminosi – commessi, tra aprile e maggio, in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna – caratterizzati dalla presenza di un “finto carabiniere” che aveva il compito di rassicurare le vittime durante i falsi controlli idrici nel corso dei quali i complici depredavano le abitazioni dei malcapitati anziani.

Nello specifico, l’attività di indagine ha portato a attribuire ai soggetti episodi avvenuti ad Asti, Poviglio (RE), Bruno (AT), Castell’Alfero (AT), Camerano Casasco (AT), Neive (CN), Caresana (VC), Prarolo (VC), Calendasco (PC), Pecetto di Valenza (AL), Villanova D’Ardenghi (PV), Cereseto (AL) e Garlasco (PV).

Inoltre, come già contestato precedentemente, per alcuni fatti è stato contestato il reato di rapina pluriaggravata, poiché è stato accertato l’uso di sostanze urticanti: circostanza peraltro riscontrata anche nel corso delle perquisizioni eseguite lo scorso maggio, quando furono sequestrate diverse bombolette di spray anti-aggressione. Dall’Arma si sottolinea, infine, che i proventi delle attività predatorie contestate al gruppo si aggirano intorno ai 100.000 euro.

Gabriele Massaro

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