Il Nazionale

Cronaca | 12 luglio 2023, 13:22

Torino è più sicura: nel 2022/23 si dimezzano i furti in abitazione. Reati concentrati a Barriera ed Aurora [VIDEO]

Per il Prefetto, accanto alle "divise", serve più illuminazione pubblica ed interventi di riqualificazione

Torino è più sicura: nel 2022/23 si dimezzano i furti in abitazione. Reati concentrati a Barriera ed Aurora [VIDEO]

Torino è una città più sicura. A dirlo sono i numeri: tra la fine del 2022 e l'inizio del 2023 si sono registrati 61.685 reati, un calo del 27% rispetto al periodo pre-pandemia (47914). Usando sempre lo stesso metodo di raffronto, i furti nel capoluogo risultano dimezzati. Nel resto della provincia il calo è stato più contenuto e si attesta al - 10%. Anche per quanto riguarda le rapine, a Torino sono state 74% in meno, così come i furti nei negozi. 

Reati concentrati a Barriera ed Aurora 

"Siamo consapevoli - ha osservato il prefetto di Torino Raffaele Ruberto, al termine della Conferenza Regionale di pubblica sicurezza - che se il cittadino ha una percezione diversa, resta comunque un problema di convivenza e vivibilità". I reati si concentrano soprattutto in alcuni quartieri difficili del capoluogo piemontese, come Barriera di Milano, Aurora e Mirafiori. Anche in queste zone di Torino nord e sud si registra un calo di attività criminale. 

133 operazioni ad alto impatto 

"Dopo il Cosp con Piantedosi - ha spiegato Ruberto - si è dato avvio ad operazioni ad alto impatto, orientate soprattutto a tenere sotto osservazione specifica le aree più segnate dal disagio sociale , dal degrado". Da inizio anno sono state 133, con impiego di circa 3 mila uomini: operazioni fatte in molti casi congiuntamente con Ispettorato del Lavoro e Asl. 

Più illuminazione pubblica e riqualificazione 

Per il Prefetto però, accanto alla "visibilità delle divise", è necessario attuare altri interventi come "una migliore illuminazione pubblica, la riqualificazione urbana di aree degradate, il controllo delle locazioni e delle situazioni igienico sanitarie dei locali e delle abitazioni". 

Baby gang

E sulla questione delle baby gang, Ruberto ha spiegato come siano stati censiti "circa 250 minori che si sono resi protagonisti di azioni delittuose". Numeri in linea con le altri grandi città. "È un discorso generale - ha precisato - che va affrontato a 360 gradi. Si è già deciso di guardare con l'aiuto dei servizi sociali ad esempio al nucleo familiare, se vanno a scuola o no, se la famiglia riesce a esercitare ancora un ruolo educativo".

"L'approccio è chiederci cosa c'è dietro il minore che delinque" ha concluso il Prefetto. 

Lo Russo: "Calo dei reati punto di partenza" 

E il calo dei reati, per il sindaco Stefano Lo Russo, "non può essere un punto di arrivo, ma di partenza".

"Il contrasto alla criminalità - ha aggiunto - si deve integrare alla sicurezza sociale, che va recuperata a Torino, cercando di lavorare intensamente sulle politiche di integrazione, sulle riduzioni delle povertà e situazioni che producono disagio sociale, che è l'ambiente dove si produce la criminalità".

Cinzia Gatti

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