A Torino controllo di vicinato organizzato. È questa una delle misure che intende portare avanti la Prefettura di Torino, in accordo con la Questura e le altre forze dell'ordine, per aumentare la sicurezza nel capoluogo piemontese. Ad annunciarlo è il Prefetto di Torino Raffaele Ruberto a margine della Conferenza Regionale delle Autorità di Pubblica Sicurezza. "Ci sono proposte - ha spiegato - per fare dei gruppi: non le ronde, che sono un fenomeno superato, ma collaborazione dei cittadini con le forze di polizia".
Protocollo con associazioni per gruppi di vicinato di controllo
L'ipotesi è di fare un apposito protocollo di sicurezza con le associazioni che vorrebbero dar vita a gruppi di vicinato. "Se si organizza con un referente, - ha spiegato Ruberto - che raccoglie le segnalazioni degli aderenti al gruppo e poi fa da interfaccia con un rappresentante individuato fisso di una delle forze dell'ordine, questo consente di controllare meglio alcune zone".
Un sistema di partecipazione attiva, di coinvolgimento con segnalazioni filtrate e organizzate da un rappresentante di gruppo. Una proposta, come ha sottolineato il Prefetto, estendibile anche "ad altre realtà comunali più piccole".
Dalla Regione un milione di euro per la sicurezza
A margine del confronto, il governatore Alberto Cirio ha annunciato che la Regione ha stanziato un milione di euro per il potenziamento delle risorse a disposizione di Torino e delle aree marginali. "Siamo pronti a fare la nostra parte - ha spiegato il Presidente - per sostenere Questure, caserme di Carabinieri e Guardia di Finanza".
"La sicurezza in Piemonte - ha chiosato il governatore - è una realtà e dobbiamo ringraziare queste persone con la divisa che tutelano noi, ma anche i nostri figli e i nostri anziani".
Telecamere collegate ad un'unica centrale operativa
Ed i fondi regionali, come ha spiegato il Prefetto, serviranno implementare la videosorveglianza nel capoluogo piemontese e prima cintura. Telecamere intelligenti collegate ad un unica centrale operativa "in cui convergano le segnalazioni dei vari sistemi di videosorveglianza, non soltanto di Torino, ma anche di alcuni comuni dell'hinterland. Questo è il progetto che costa di più, ma è anche il più importante".
Intelligenza artificiale
Questo permetterebbe, come ha chiarito Ruberto, "alle centrali di polizia di avere segnalazioni in tempo reale di ciò che si verifica in un'area urbana vasta". Le immagini verrebbero elaborate tramite "sistemi di intelligenza artificiale, quindi di previsione di quello che può essere".
"Guardiamo - ha spiegato il Prefetto - quali sono i reati che si sono verificati in un certo periodo, in una determinata zona: se disponiamo di un sistema che riesce a elaborare informazioni di questo tipo, riusciamo a orientare meglio l'attività di prevenzione".
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