“Era un bravo ragazzo, sorrideva sempre”. Una frase che il cugino di Aly, appena ripescato dai vigili del fuoco nel fiume Po, pronuncia con l’immensa tristezza di chi ha appena avuto la conferma di aver perso un proprio caro.
Vent’anni, in Italia da 2, Aly viveva a Torino da una cugina. “Era venuto qui per aiutare la sua famiglia e adesso che è un dolore che non si può descrivere”. Il ricordo è quello di un bravo ragazzo, che sorridente. Ma attorno agli ultimi attimi di vita di questo giovane senegalese, scomparso sabato sera e ritrovato oggi, c’è ancora grande confusione: “Mi hanno raccontato che si era buttato in acqua”. Forse per salvare qualcuno, nonostante non sapesse nuotare. Forse per scappare da qualcuno o per gioco. Difficile stabilirlo, perché chi era con lui è scomparso. “Noi parenti non siamo riusciti a parlare con i suoi amici, non abbiamo contatti. Un nostro cugino è riuscito a parlare con la mamma di un suo amico, che ci ha confermato che Aly si è gettato in acqua”.
Risalire alla verità non è semplice. I carabinieri sono in contatto con la polizia per ricostruire l’accaduto.
Quel che è certo è che la volontà della famiglia è quella di riportare il corpo di Aly in Senegal: “Vogliamo che riposi nel suo Paese, ma non abbiamo ancora parlato di come organizzare il trasferimento: il papà è stato appena informato”.
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