I vigili del fuoco con la protezione civile sono al lavoro per rimuovere le macerie e rimettere in sicurezza la vecchia stazione di Porta Susa, dopo il crollo del tetto di questa mattina. Dopo aver verificato l'assenza di amianto, verso mezzogiorno i pompieri hanno iniziato a svuotare di detriti l'area della hall, ampia circa 600 metri cubi. Al lavoro una ruspa e varie autopompe, oltre a circa 35 membri delle forze dell'ordine.
Come previsto nelle fasi iniziali, sembra che nessuno fosse nell'edificio al momento del crollo, visto che l'ex stazione era chiusa e in disuso. I vigili del fuoco non danno comunque niente per scontato e continuano a cercare eventuali feriti, anche con l'aiuto dei cani.
I lavori sono previsti per almeno 24 ore e potrebbero durare anche alcuni giorni. Nel corso della giornata odierna probabilmente la fermata XVIII Dicembre della metropolitana rimarrà chiusa, dato che l'uscita dell'ascensore si trova proprio dal lato della stazione dove stanno operando le forze dell'ordine. Tutto regolare per quanto riguarda Principi d'Acaja e Porta Susa. I mezzi pubblici di superficie transitano regolarmente, mentre per le auto è chiuso il tratto di strada di Corso San Martino in direzione piazza XVIII Dicembre fino all'inizio di Corso Bolzano.
Nessuna certezza sulle cause del crollo, una delle ipotesi è che l'abbondante pioggia scesa nelle ultime settimane abbia peggiorato una situazione di già forte instabilità. Sotto le arcate dell'ex stazione dovrebbe sorgere un albergo di lusso con accanto un ristorante, una terrazza, un lounge bar e una conference room. La riqualificazione era attesa non prima del 2024, e giusto ieri l'attuale proprietario aveva effettuato la richiesta in Comune per ottenere i permessi necessari.
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