Il Nazionale

Cronaca | 10 giugno 2023, 09:30

Uccisa a coltellate e vegliata per giorni. Il dramma dell'omicidio di Incisa Scapaccino, nel giorno dell'autopsia sul corpo di Giulia Tramontano

Floriana Floris, 49 anni, sarebbe stata uccisa dal compagno Paolo Riccone, che ha poi tentato il suicidio. Ora è ricoverato in ospedale, piantonato dai carabinieri. Il sindaco: "Nulla faceva pensare alla tragedia"

Uccisa a coltellate e vegliata per giorni. Il dramma dell'omicidio di Incisa Scapaccino, nel giorno dell'autopsia sul corpo di Giulia Tramontano

Silenzio. È ciò che si avverte a Incisa Scapaccino, il giorno dopo la tragedia.

L'ennesimo omicidio costato la vita a una donna di 49 anni, Floriana Floris, di cui è stato accusato il compagno convivente, Paolo Riccone, 50 anni.

Il dramma almeno due giorni fa, a pochi passi dalla Virgo Fidelis

Un dramma familiare consumatosi almeno due giorni fa in quella casa di famiglia di piazza XX Settembre, in pieno centro del paese, a pochi passi dal Santuario Virgo Fidelis.

Nulla faceva pensare alla tragedia. La coppia, che frequentava poco il paese, non aveva mai dato problemi, fanno sapere i residenti e lo stesso sindaco di Incisa, Matteo Massimelli, che si fa portavoce di un dolore collettivo e di un'atroce incredulità.

Le prime ricostruzioni

Sono ancora in corso le serrate indagini condotte dai carabinieri di Asti e coordinate dalla Procura di Alessandria, competente per territorio. Ciò che emerge, però, dalle prime ricostruzioni, è che l'uomo avrebbe ucciso con diverse coltellate la donna, almeno due giorni fa. Sarebbe rimasto poi a vegliare il suo corpo, ormai senza vita, fino a ieri.

Pare che Riccone soffrisse di depressione da tempo.

La donna, originaria di Milano, era madre di due figli, avuti da una precedente relazione. È stata proprio la figlia che ieri, a ora di pranzo, ha deciso di chiamare i carabinieri, preoccupata del fatto che la madre non rispondesse da giorni al telefono.

Preoccupazione che ha trovato d'accordo anche i vicini di casa, che vedevano l'auto della donna ferma da giorni, parcheggiata sempre nello stesso posto in strada. Segno che fosse successo qualcosa, qualcosa di grave.

Lui ha tentato il suicidio e ora è ricoverato

Riccone, dopo aver commesso il tragico gesto, avrebbe poi tentato di togliersi la vita dalla disperazione, procurandosi ferite e tagli sui polsi. 

Ieri i vigili del fuoco, giunti sul posto insieme ai carabinieri e ai sanitari del 118 con la croce verde di Nizza Monferrato, hanno sfondato la porta di casa, trovandosi davanti agli occhi la tragedia.

Riccone è stato arrestato dai carabinieri e portato in ospedale ad Asti, dove si trova attualmente ricoverato e piantonato dai carabinieri stessi, a cui dovrà raccontare quanto accaduto.

Si disporrà l'autopsia

Sarà l'autopsia disposta sul corpo della vittima a fornire ulteriori elementi per delineare i contorni di una dramma costato la vita a un'altra donna.

Riccone, che lavorava ad Alessandria come ricercatore (dopo aver lavorato per diverso tempo a Roma), era tornato nella casa di famiglia di Incisa da non molto, per poter prendersi cura del padre, morto nelle scorse settimane per malattia.

Riccone era vedovo da diversi anni: aveva perso la precedente moglie per malattia.

Massimo riserbo sulle indagini, che, al momento, non escludono alcuna pista o movente.

Un'altra tragedia, nel giorno dell'autopsia di Giulia

L'ennesimo caso di omicidio costato la vita a una donna, consumatosi a Incisa Scapaccino, un "paese tranquillo", come ricorda il sindaco Massimelli, la cui notizia arriva nel giorno dell'autopsia sul corpo di Giulia Tramontano, 29enne incinta di sette mesi uccisa dal compagno 30enne reo confesso, Alessandro Impagnatiello a Senago, nel Milanese, nella notte del 27 maggio scorso. 

Giulia è stata colpita con almeno 37 coltellate, senza potersi difendere. Impagnatiello ha tentato di bruciare il corpo per due volte. Al termine dell'autopsia, la Procura di Milano ha incontrato l'avvocato della famiglia di Giulia Tramontano e firmato il nulla osta al rilascio della salma e alla sepoltura.

Pochi giorni dopo Pierpaola Romano, agente di polizia in servizio alla Camera dei Deputati, è stata uccisa a colpi di pistola a Roma dal suo collega Massimiliano Carpineti, morto suicida. 

Troppi omicidi 

48. È il numero delle donne uccise dall'inizio dell'anno: di queste, 40 sono vittime di femminicidi, quasi otto al mese.

Nel 2022 ci sono state 55 vittime e nel 2021 quasi 70 secondo i dati del Viminale.

La relazione 2022 della Commissione parlamentare di inchiesta sui femminicidi al Senato dice che il 63% delle donne non ha denunciato.

Dal 1 gennaio al 28 maggio del 2023, dice il report, in Italia sono stati registrati complessivamente 129 omicidi. Le vittime donne sono 45, di cui 37 sono state uccise in ambito familiare o affettivo. 

Elisabetta Testa

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