È arrivato alle 10 carico di transenne il furgone con gli operai incaricati di “impacchettare” la statua di Carlo Alberto, nell’omonima piazza, tra il Museo del Risorgimento e la biblioteca Nazionale.
Tre settimane di "prove"
Il cantiere durerà tre settimane circa. L’area intorno alla statua equestre verrà transennata per consentire ai tecnici di eseguire analisi e rilievi finalizzati a conoscere le caratteristiche strutturali del monumento e delle sue fondazioni: il monumento infatti verrà spostato temporaneamente per consentire di realizzare i lavori per la futura stazione “Carlo Alberto” della linea 2, senza danneggiare la statua stessa. I lavori prevedono la realizzazione di alcuni scavi ai lati del monumento, e piccoli fori nel basamento. Al termine delle operazioni di carotaggio si procederà alla chiusura dei fori mediante stuccatura e seguente rimontaggio degli elementi bronzei: tutte le operazioni saranno eseguite da restauratore specializzato.
Possibili rinvenimenti archeologici
Durante il cantiere di queste settimane, in collaborazione con la Soprintendenza, saranno valutati eventuali rinvenimenti archeologici.
Il monumento equestre di re Carlo Alberto di Savoia è stato realizzato tra il 1856 e il 1860 da Carlo Marochetti (Marocchetti) (1805-1867). Si trova in pazza dal 1861, anno dell’unità d’Italia. Le statue sul basamento raffigurano quattro figure femminili allegoriche e quattro militari dell’esercito.
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