Quest’oggi, al termine del procedimento con rito abbreviato relativo l’ipotesi di reato di “false comunicazioni sociali” scaturita da un’indagine della Guardia di Finanza sul bilancio 2015 della Banca di Asti, l’amministratore delegato del gruppo bancario, Carlo Demartini, è stato condannato a 2 anni e otto mesi. Il GIP Federico Belli ha altresì disposto l’assoluzione per gli altri imputati, ovvero l’ex presidente Aldo Pia e l’Istituto di Credito.
Ora, sulla base di quanto previsto dalle norme, il magistrato ha a disposizione 90 giorni di tempo entro cui depositare le motivazioni della sua sentenza, che comunque ha già suscitato le prime reazioni.
“Prendiamo atto con piacere che dell’assoluzione con formula piena sia la nostra Banca, sia dell’ex presidente dottor Aldo Pia – ha dichiarato Giorgio Galvagno, attuale presidente del gruppo bancario – Siamo certi della correttezza dell’operato dell’Amministratore Delegato, dottor Carlo Demartini, e convinti che anche la sua posizione verrà sicuramente chiarita nel prosieguo. Pertanto, confermo al dottor Demartini la mia piena fiducia e stima”.
Considerazioni affini a quelle di Mario Sacco, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, socio di riferimento del gruppo: “Come presidente della Fondazione – ha affermato – sono lieto dell’assoluzione della Banca e dell’ex presidente dottor Pia, ma esprimo sorpresa e dispiacere per l’esito del procedimento penale nei confronti dell’Amministratore Delegato Demartini, certo della correttezza dell’operato del medesimo. Rinnovo la piena fiducia verso il dottor Demartini, di cui apprezzo serietà, professionalità e dirittura morale”.
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