Non sarebbe stata una morte violenta a provocare il decesso di Marco Conforti, l’imprenditore del chivassese ritrovato cadavere, in avanzato stato di decomposizione, domenica sera nel bagagliaio del suo suv, posteggiato in via Rovigo, nel quartiere Aurora.
Nessun segno di violenza sul corpo
Già da un primo esame del cadavere, subito dopo il ritrovamento, non erano emersi segni particolari di violenza e oggi l’autopsia ha confermato l’assenza di segni riconducibili ad arma da taglio o da fuoco. L’esame non avrebbe evidenziato neppure segni di strangolamento.
Ulteriori esami in programma
Ora bisognerà attendere i prossimi giorni per il risultato degli esami tossicologici.
Intanto, prosegue l’attività della Squadra Mobile che in questi giorni sta ricostruendo i rapporti personali e professionali della vittima e come l’uomo abbia trascorso le ultime ore di vita e come l’auto sia giunta nel luogo dove è stata trovata dato che l’uomo risiede a Castagneto Po.
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