Il Nazionale

Cronaca | 17 maggio 2023, 17:55

Condannati al carcere i genitori di Saluzzo che fecero vivere i loro cinque bimbi in un container

Il Tribunale ha sospeso per entrambi la potestà genitoriale sui figli: alla mamma per due anni e nove mesi e al papà per nove anni

Condannati al carcere i genitori di Saluzzo che fecero vivere i loro cinque bimbi in un container

Quattro anni e sei mesi di reclusione per il papà. Un anno, quattro mesi e venti giorni con la sospensione condizionale, subordinata alla frequenza di alcuni corsi, per la mamma. Per entrambi sospesa altresì la potestà genitoriale sui cinque figli: a lei per due anni e nove mesi, a lui per nove anni.

Questa la sentenza pronunciata in Tribunale a Cuneo nei confronti di una coppia di coniugi, residenti nel Saluzzese, imputati per maltrattamenti e abbandono di minore e per aver fatto vivere i loro cinque figli in un container dopo che il loro cascinale era andato distrutto in un incendio.

In quella dimora di ripiego, utilizzata per lungo tempo, non c’era l’acqua corrente e le soluzioni alternative proposte dai servizi sociali erano state rifiutate dai genitori che, allevatori, trasferendosi non avrebbero potuto più badare agli animali di loro proprietà. Al contempo, le condizioni economiche della coppia non erano state sufficienti a far fronte alle esigenze della famiglia, sostenuta dai sussidi dei servizi sociali dal 2009.

A seguito delle indagini i bambini furono allontanati dalla famiglia e condotti in una comunità. Alla mamma e al papà, fino al momento dell’incidente probatorio, per breve tempo, venne applicata la misura cautelare di divieto di avvicinamento ai figli che poi il giudice per le indagini preliminari revocò.

Un’istruttoria corposa, scaturita da una segnalazione partita nel gennaio 2019 dall’ospedale "Regina Margherita" di Torino, dove uno dei figli, che allora aveva 10 anni, era stato ricoverato, trasferito dal pronto soccorso di Savigliano, a seguito di una ferita a un braccio (LEGGI QUI)  

Processati con rito abbreviato, per loro, la Procura aveva chiesto la condanna: tre anni di reclusione per il padre e un anno e sei mesi per la madre. Ad associarsi, la parte civile, che ha altresì richiesto una provvisionale di risarcimento danni pari a 10mila euro per ogni bambino.

"Esiste un maltrattamento in tutte le sue declinazioni: fisiche e psicologiche - aveva sostenuto l'avvocato Canavera -. Oltre ad una totale deprivazione in cui i bambini hanno vissuto. E' una situazione di sofferenza. I bambini sono vittime dei genitori e hanno visto compromesso il diritto di crescere in un ambiente sano e sereno". 

Il legale dei due genitori, l'avvocato Helmann, di contro, aveva chiesto per loro l’assoluzione, sottolineando quanto dietro alla vicenda si celi una situazione di degrado e povertà: “Vengono dipinti come mostri, ma sono legatissimi ai loro figli, come anche era stato illustrato dal giudice per le indagini preliminari quando revocò l’ordinanza di misura cautelare. Alle spalle vi è una situazione difficile che però non è mai sfociata in maltrattamenti - ha illustrato - . Ad oggi i bambini sono tutti divisi tra di loro e sono lontani dalla mamma e il papà”.    

I genitori dovranno altresì corrispondere in sede civile 2mila euro per ciascun bambino come provvisionale.

CharB.

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