Sei giorni, solo sei giorni. Un lasso di tempo brevissimo durante il quale i Carabinieri della Stazione di Gallarate, coordinati da Carlo Alberto Lafiandra, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Busto Arsizio, grazie ad una febbrile e certosina attività investigativa hanno acquisito un corposo quadro indiziario su gravi e reiterati maltrattamenti commessi da un 48enne residente in provincia di Varese nei confronti della moglie, che ha portato all’emissione di un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere.
La vittima, oltre a subire pestaggi e maltrattamenti fisici tra le mura domestiche, era costretta a filmare le mansioni svolte sul posto di lavoro o addirittura a documentare in diretta lo svolgimento della sua giornata fuori casa al marito, che restava ad ascoltare dall’altro capo del telefono.
Per l’uomo, che non si faceva scrupoli nel vessare la moglie anche alla presenza dei figli, sono scattate le manette e si sono aperte le porte del carcere di Busto Arsizio, dove nei prossimi giorni verrà sottoposto ad interrogatorio di garanzia da parte del Giudice per le Indagini Preliminari.
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