Picchiato in casa con calci e pugni e minacciato con arnesi da scasso e coltelli, e poi rapito, messo a forza a bordo di un'auto e portato da Masone a Sampierdarena. Un incubo per un ventunenne vissuto nella sua abitazione. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, lo scorso 5 marzo quattro persone, di cui tre ancora ignote e uno, S.P. 21 anni, fermato dai carabinieri, si sono introdotte a volto coperto nella sua abitazione picchiandolo con calci e pugni e minacciandolo con arnesi da scasso e coltelli.
I quattro hanno rubato dall'abitazione un pc, un tablet e alcuni cellulari della vittima. Dopodiché lo hanno fatto salire a forza a bordo di un'auto, l'hanno portato fino a un casolare a Sampierdarena dove hanno continuato a picchiarlo per quattro ore, procurandogli varie fatture, tutte guaribili in trenta giorni.
Il S.P. è stato fermato ieri pomeriggio dai carabinieri di Arenzano che indagano su disposizione del pubblico ministero Marcello Maresca. Nei suoi confronti pende un'accusa di sequestro, tentata estorsione e lesioni. La spedizione punitiva, secondo quanto ricostruito, sarebbe dovuta a una partita di droga non pagata dalla vittima e da tassi usurari applicati dai quattro criminali per i soldi dovuti dal giovane proprio per lo stupefacente ceduto.
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