Il Nazionale

Cronaca | 20 aprile 2023, 16:13

Inchiesta su appalti truccati e mazzette a Imperia: ci sono nuovi indagati

Notificati gli avvisi di conclusione delle indagini preliminari. Coinvolti altri imprenditori e funzionari pubblici

Inchiesta su appalti truccati e mazzette a Imperia: ci sono nuovi indagati

Altre 6 persone sono indagate nell’inchiesta su appalti e mazzette a Imperia. La Procura del capoluogo  ha emesso, infatti, avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di 10 persone coinvolte a vario titolo nell'inchiesta sulle presunte tangenti per appalti pubblici.

Tra i destinatari dell’Acip compaiono per la prima volta: Giovanni Manfredi, imprenditore di Pieve di Teco, Pier Carlo Gandolfo ex vicesindaco di Aurigo e funzionario della Provincia, Agostino Gandolino, geometra libero professionista, Roberto Barla, funzionario provinciale, e gli imprenditori Maurizio Barla e Piero Aicardi. Per loro le ipotesi di reato sono rivelazione di segreto d’ufficio e turbativa d’asta.   

Questi nomi si aggiungono a quelli del sindaco di Aurigo Luigino Dellerba e degli imprenditori Vincenzo e Gaetano Speranza e del geometra del Comune di Imperia Marino Masi. A Masi, difeso dall’avvocato Giuseppe Acquarone sospeso dall'esercizio della funzione pubblica vengono contestate le ipotesi di reato di frode nelle pubbliche forniture e corruzione.

Dellerba difeso dagli avvocati Carlo Fossati e Simona Costantini era stato arrestato il 30 maggio scorso dai carabinieri del gruppo investigativo che lo avevano colto nell’atto di ricevere una presunta tangente di 2.000 euro dalle mani dell’imprenditore Vincenzo Speranza,  titolare della Edilcantieri. Per il procuratore capo Alberto Lari e la pm Barbara Bresci, si trattava di una tangente in cambio della promessa dell’affidamento dei lavori di realizzazione di un parcheggio in corso Roosevelt a Imperia da parte della Provincia.

A novembre era partita anche l’indagine stralcio e a finire nei guai erano stati nuovamente i fratelli Gaetano e Vincenzo Speranza e Fabrizio Rosa, responsabile ufficio lavori pubblici del Comune di Castel Vittorio (in alta val Nervia, sulle alture di Ventimiglia), nonché responsabile unico del procedimento per la procedura negoziata inerente l'affidamento dei lavori pubblici ed Enzo Macrì, amministratore unico ditta Edilmac costruzioni srl.

Le indagini, in questo caso erano state coordinate dal sostituto procuratore Antonella Politi e riguardavano presunti episodi corruttivi, di turbativa degli incanti e rivelazione di segreti d'ufficio.

Diego David

Commenti