Lo sgombero delle occupazioni all'interno delle case popolari sono un passo nella direzione giusta, ma il degrado - a Mirafiori Nord - continua a essere un problema con cui confrontarsi quotidianamente.
Per farsene un'idea, basta compiere un breve giro tra le strade ordinate e strette che compongono l'ideale quadrilatero tra corso Tazzoli, corso Agnelli, corso Cosenza e corso Orbassano.
Tra grandi impianti e aree desolate
Luci e ombre, picchi e abissi di vita di tutti i giorni si alternano quasi ritmicamente tra cortili, parchi, aree gioco, ma anche scuole importanti come il Majorana o luoghi gloriosi come il Pala Tazzoli, che ospita le discipline sul ghiaccio e che sta proprio dall'altra parte della strada rispetto alla storica porta Due di Mirafiori. La fabbrica.
Tante le saracinesche abbassate. Alcune per turno o perché l'attività apre in orario diverso. Altre definitivamente: lo dicono la condizione in cui si trovano, ma anche i cartelli alla ricerca di un nuovo proprietario (o di un nuovo gestore).
Aree gioco e campi all'aperto (ormai ex)
E poi ci sono le aree gioco: in molte, le strutture che un tempo accoglievano i più piccoli, oppure i ragazzi che cercavano di fare sport all'aria aperta sono un ricordo sbiadito. Alle spalle della scuola elementare Giovanni Vidari una sbarra di metallo conficcata in un terreno rossastro è tutto ciò che rimane del sostegno di una rete da pallavolo all'interno del campo all'aperto.
Pochi passi più in là, dei due canestri che delimitavano le metacampo della struttura per il basket sono rimasti soltanto gli scheletri in metallo. Cerchi, retine e addirittura i tabelloni sono scomparsi. Così come i praticanti.
E poi rifiuti accatastati nei cortili, tra vecchia mobilia e rottami che un tempo erano scooter o biciclette.
Anche la bocciofila in via Carlo del Prete sembra ormai ostaggio dell'erba alta: le insegne sono scrostate e scolorite. Di certo, su quei campi, non ci giocano più da tempo.
L'anima operaia che fu
Passeggiando lungo gli isolati dove i negozi spesso sono bassi caseggiati agli incroci delle strade, emergono anche alcune testimonianze dell'anima storica del quartiere. La sede del Pd, alcuni spazi in capo alla circoscrizione e un vecchio circolo di Rifondazione Comunista. Un'anima operaia, cresciuta all'ombra della Grande Fabbrica che oggi, tanto grande, non è più. E il riflesso si vede anche nelle strade che la circondano.
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