Il Nazionale

Cronaca | 07 aprile 2023, 07:05

Bolletta, non ti pago: in Strada Aeroporto un buco di 3,2 milioni di euro tra luce e acqua

I nomadi, ormai da anni, si rifiutano di pagare. Ma i loro consumi pesano sulle casse del Comune. Ira Catizone (Lega): "Se sono torinesi hanno diritti e doveri come tutti"

Bolletta, non ti pago: in Strada Aeroporto un buco di 3,2 milioni di euro tra luce e acqua

Una voragine di 3,2 milioni di euro. E' il debito maturato in questi anni dagli abitanti del campo nomadi di Strada Aeroporto, che nonostante consumino (e non poco) luce e acqua, non pagano una bolletta da almeno 13 anni. Dal 2010.

Il buco nell'acqua del campo nomadi

Solo qualche mese fa era stato l'assessore del Comune di Torino con delega agli Stranieri e ai Nomadi Jacopo Rosatelli a parlare di un ammanco medio di oltre 100.000 euro all'anno, con picchi di 563.000 euro per l'acqua (nel 2013) e 203.000 euro per la luce (nel 2015). Il risultato? La voragine da 3,2 milioni di euro che il Comune, salvo sviluppi clamorosi, non incasserà mai. Perché tutte le ipotesi in questi anni sono state ventilate: la tariffa forfettaria, il contatore, le ingiunzioni di pagamento. La cifra incassata dai nomadi di Strada dell'Aeroporto rimane ferma a zero.

Incassare impossibile: si riduce l'erogazione?

L'ultima ipotesi? Pare che la Giunta punti a ridurre l'erogazione d'acqua alle 139 baracche presenti nelle due file del campo, garantendo una quantità d'acqua minima per vivere una vita dignitosa, ma evitando così sprechi eccessivi. Un'ipotesi per il momento, ma che vista la difficoltà a incassare quanto dovuto potrebbe presto tramutarsi in realtà, soprattutto se si riuscisse a trovare con Smat soluzioni tecniche adeguate.

Catizone polemico: "Sono torinesi: hanno doveri, oltre che diritti"

Di certo la soluzione non convince il consigliere comunale della Lega Giuseppe Catizone: "E' sbagliato ridurre perdite o consumi, bisogna farli pagare. Non c'è altra possibilità: non è concepibile che all'interno di uno Stato democratico e di diritto qualcuno possa scegliere di non installare un contatore e si rifiuti di pagare". "Se si considerano cittadini torinesi a tutti gli effetti, devono avere pari diritti e doveri: il dovere di pagare le utenze, il diritto di avere l'erogazione" ha proseguito il consigliere leghista.

E Catizone ci tiene a ribadire lo squilibrio e la diversità di trattamento tra chi vive in Strada dell'Aeroporto e gli altri cittadini: "L'anziana che prende 500 euro di pensione se non paga due bollette si trova sganciata da tutte le utenze. I nomadi del campo hanno gli stessi doveri di tutti gli altri".

Andrea Parisotto

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