Il fatto non sussiste. Questa la sentenza d'assoluzione della Corte d'Appello di Genova in merito al processo Gsl che vedeva ancora coinvolti, per un capo d'imputazione cioè l'estensione del contratto che era stato effettuato con un affidamento diretto invece che con un bando di gara, Alessio Albani, ex rappresentante di Omnia Medica, Flavio Neirotti, ex direttore sanitario Asl2 e l'ex direttore amministrativo Asl2 Graziella Baldinotti Tizzoni.
Il procedimento penale vedeva al centro l’affidamento di Regione e Asl2 di 18 posti letto pubblici per 21 milioni di euro di un'ala dell'ospedale Santa Maria Misericordia di Albenga per interventi di chirurgia ortopedica al Gruppo Sanitario Ligure del fondatore Albani.
La bufera giudiziaria aveva visto coinvolti manager Asl e vertici di gestione del reparto ingauno di artoprotresi, la cui attività era rimasta confinata nella parentesi "sperimentale" promossa dall'allora assessore regionale alla salute Claudio Montaldo come barriera alla fuga di pazienti fuori regione.
In primo grado Albani, Neirotti, Baldinotti Tizzoni erano stati assolti per quasi tutti i capi d'imputazione (turbativa d'asta e abuso d'ufficio perché il fatto non sussiste) tranne uno: il Tribunale di Savona aveva sentenziato due anni e 600 euro di multa per Albani, un anno e 8 mesi e 400 euro per Neirotti e Graziella Baldinotti Tizzoni e due anni per rivelazione di segreti d'ufficio per l'ex direttore sanitario Claudia Agosti, tutti con la sospensione condizionale della pena (assolta per l'estensione del contratto). Assolto per tutti i capi d'imputazione a lui contestati l'attuale direttore sanitario Luca Garra, al tempo responsabile del dipartimento epidemiologia e programmazione Asl2.
Un anno e sei mesi per falso per alcune delle cartelle cliniche contestate invece per il medico chirurgo Guido Grappiolo e 9 mesi per i colleghi Fabrizio Grilli e Giuseppe Moraca con la sospensione condizionale della pena. Assolti i medici Eddie Bibbiani e Stefano Maxena.
Neirotti, Baldinotti Tizzoni e Albani erano stati inoltre condannati anche al risarcimento per Asl2, che si era costituita parte civile nel processo, di 50mila euro, Agosti, Grappiolo, Grilli e Moraca a 15mila euro.
Con la sentenza in Appello quindi tutti assolti con l'aggiunta della sentenza di assoluzione perché "il fatto non costituisce reato" per Grappiolo, Grilli e Moraca.
"Sono ovviamene molto felice - ha commentato alla lettura della sentenza Albani - anche per l’ultimo capo di imputazione sono stato assolto perché il fatto non sussiste. Non ho mai avuto dubbi che sarebbe emersa la mia innocenza e quella degli altri imputati ma questi 9 anni sono stati lunghi e dolorosi, per me, per i miei figli, per la mia compagna, per la mia famiglia e ovviamente il mio primo pensiero va a loro che mi hanno sostenuto nei momenti bui".
Un pensiero "speciale" Albani lo rivolge poi "a tutti i lavoratori GSL che hanno pagato più di tutti le conseguenze di questo processo; grazie a loro avevamo creato una vera eccellenza prematuramente interrotta per via dell’inchiesta in corso! Questa sentenza è anche vostra".
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