Il Nazionale

Cronaca | 31 marzo 2023, 10:44

Ex Porta Susa, la burocrazia rallenta la riqualificazione: la costruzione del nuovo hotel slitta al 2024

Utopistico sperare, come da cronoprogramma, di finire entro l’estate. L’ex assessore Iaria: “La scelta della nuova amministrazione di abbandonare la revisione del piano regolatore rallenta tutte le trasformazioni urbanistiche che avevamo avviato”

Ex Porta Susa, la burocrazia rallenta la riqualificazione: la costruzione del nuovo hotel slitta al 2024

I rendering dello “Scalo 1859” avevano fatto sperare i torinesi che la trasformazione in hotel di lusso dell’ex stazione di Porta Susa fosse a buon punto. Che davvero i turisti avrebbero potuto dormire guardando piazza XVIII Dicembre. E anche le ruspe che un annetto fa si erano viste durante le fasi di bonifica e demolizione dei corpi laterali erano state accolte con soddisfazione. 

La realtà è diversa: l’ex stazione non verrà riqualificata prima della fine del 2024.

Fine lavori slittata di (almeno) un anno e mezzo 

L’ultimo cronoprogramma, aggiornato a 365 giorni fa, definiva come “giugno 2023” il termine ultimo dei lavori. Arrivati alla fine di marzo tutto è cambiato: gli operai che avevano curato lo smantellamento e la bonifica non sono stati “sostituiti” dai colleghi che si occuperanno della realizzazione del nuovo progetto.

Solo in queste ultime settimane sono stati definiti gli oneri che la Città di Torino incasserà. Ora la fase istruttoria può finalmente considerarsi conclusa e presto potrebbe aver luogo la cantierizzazione che permetterà il recupero dell’ex stazione e la realizzazione dell’hotel. La burocrazia da una parte, con lunghezze amministrative prevedibili, e il caro materiali, hanno allungato i tempi. 

Iaria: "Revisione piano regolatore rallenta tutto"

Tempistiche che si spera possano essere più brevi nei successivi step: come reso noto dall’architetto Vairano infatti, la ricostruzione avrà tempi più veloci anche grazie a un montaggio di camere prefabbricate. Come dei Lego, per semplificare. Si prevede quindi che si possa arrivare a beneficiare della presenza dello “Scalo 1859” entro la fine del 2024, di certo non prima di un altro (abbondante) anno.

Sono consapevole delle problematiche tecniche e della complessità nell’ approvare le trasformazioni urbanistiche con l’attuale piano regolatore” afferma Antonino Iaria. “La scelta della nuova amministrazione di abbandonare la revisione del piano regolatore rallenta tutte le trasformazioni urbanistiche che avevamo avviato e anche quelle future” è il monito lanciato dall’ex assessore all’Urbanistica del Comune di Torino.

Andrea Parisotto

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