Una siringa abbandonata, poi un’altra ancora. Qualche schizzo di sangue. E’ un amaro risveglio quello di via Del Carmine: è qui, a 500 metri in linea d’aria dall’ufficio del sindaco di Torino, che commercianti e residenti segnalano degrado e una sensazione diffusa di insicurezza sempre più inquietante.
Una "novità" in questa zona
I tossicodipendenti da queste parti, nel centro storico, non si erano praticamente mai visti. Ma nelle ultime settimane la loro presenza è sempre più evidente. Lo spaccio avviene in zona Porta Palazzo, gli “zombie” risalgono da corso Regina Margherita e si addentrano verso il centro. “Spesso sono in cerca di farmacie, comprano siringhe e si iniettano le dosi direttamente sul posto perché non possono attendere ulteriormente di farsi”, racconta un commerciante. Ma le farmacie non sono l’unico obiettivo, anzi. Una signora è stata derubata qualche giorno fa. Pochi spiccioli, giusto quello che serve per arrivare a una dose.
I furti nei negozi
Che il centro storico sia sempre più insicuro lo testimoniano i furti ai negozi. Reati che si susseguono con una frequenza impressionante: panetterie e bar sono tra i locali commerciali più colpiti. Il momento in cui avvengono è sempre la notte, quando la desertificazione del centro e i pochi controlli fanno si che ladri e malintenzionati si sentano più sicuri ad agire. Ma non capita di rado che vi siano rapine anche alla luce del sole, com’è capitato al Pam di via del Carmine, colpito due volte nell’arco di una settimana.
Tra tossicodipendenti e ladri, siringhe e serrande divelte, residenti e commercianti si interrogano: il centro è ancora un luogo sicuro?
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