Tutte mascherine Ffp2 destinate a istituzioni e forze dell'ordine, quindi con una corsia preferenziale per accelerare l'importazione dalla Cina. Ma non era così. Si sono concluse con la condanna per un imprenditore cinese, tre funzionari di Comuni della cintura di Torino e quattro carabinieri le indagini che erano scattate nel 2020 dopo che alcune procedure di appalto per la fornitura di mascherine anti Covid avevano fatto drizzare le antenne alla Procura di Torino e al Reparto Antifrode dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM) di Torino, insieme al Gruppo Pronto Impiego Torino della Guardia di Finanza e al Settore commercio della Polizia Locale.
Un appalto gonfiato, ma c'era molto di più
Controlli che hanno riguardato appunto le importazioni dei cosiddetti DPI (mascherine chirurgiche, mascherine FFP2, mascherine KN95, tute e occhiali) effettuate da un imprenditore cinese titolare di una nota catena di negozi della provincia di Torino.
Inizialmente emerse l'esistenza di un appalto gonfiato per fornire mascherine ai carabinieri. Ma poi la situazione ha mostrato confini decisamente più ampi. Un'attività di corruzione i cui effetti andavano ben oltre.
L’imprenditore infatti al fine di assicurarsi lo svincolo rapido delle mascherine importate dalla Cina, si avvaleva della procedura che era stata prevista ad hoc per l’importazione di DPI destinati a enti, esercizi pubblici e strutture sanitarie in caso di gravi e urgenti motivi. In questo modo un numero elevato di DPI, non destinati alle istituzioni, finivano per essere svincolati in maniera rapida con la complicità di funzionari pubblici e carabinieri evitando così la requisizione da parte della dogana.
Otto condanne in tutto
Otto le condanne inflitte al termine di un processo svoltosi con rito abbreviato. I reati contestati, a vario titolo, sono stati corruzione aggravata, falsità materiale, falsità ideologica, accesso abusivo al sistema informatico e omissione di atti d’ufficio. All’imprenditore cinese, figura chiave dell’indagine, sono stati inflitti sei anni di reclusione.
Condannati anche quattro militari dell’Arma dei Carabinieri di Torino e tre funzionari di Comuni dell’hinterland torinese.
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