Il Nazionale

Cronaca | 27 marzo 2023, 12:24

Genova, arbitro aggredito durante una partita di Terza Categoria, il presidente: "Gesto ingiustificabile, stagione finita per i miei tesserati coinvolti"

"Qualunque decisione del giudice sportivo sarà raddoppiata dalla nostra società, il che vuol dire stagione finita per tutti", tuona il presidente della Dinamo Santiago

Genova, arbitro aggredito durante una partita di Terza Categoria, il presidente: "Gesto ingiustificabile, stagione finita per i miei tesserati coinvolti"

Ancora un episodio di violenza nei confronti di un arbitro di calcio. È successo lo scorso sabato durante i minuti finali di Vecchio Castagna-Dinamo Santiago, partita di terza categoria, che vedeva in quel momento i padroni di casa di Quarto Alto in vantaggio per 5-1 nei confronti della Dinamo Santiago, formazione di San Fruttuoso. L'arbitro per un fallo ha espulso un giocatore della squadra ospite, a quel punto si è scatenato un parapiglia, altri due giocatori della Dinamo si sono scagliati contro il direttore di gara, uno ha gettato in aria i cartellini. L'arbitro ha così espulso gli altri due prima di essere colpito al viso da un quarto calciatore.

Il bilancio è drammatico soprattutto se si pensa che non è il primo, ma solo l'ultimo di una lunga serie di episodi, il più recente l'aggressione nei confronti di un arbitro di 18 anni da parte di un dirigente della Nuova Oregina durante una partita disputata tra under 14.

L'arbitro colpito sabato si è fatto refertare in pronto soccorso, dove gli hanno dato dieci giorni di prognosi per il pugno subito. 

E' stato uno schiaffo, non un pugno, l'arbitro si è voluto tutelare e lo comprendo, - premette il presidente della Dinamo Santiago Gianluca Aufiero, contattato da La Voce di Genova – ma ciò non toglie la gravità di quanto accaduto. Si tratta di un episodio comunque da condannare”. 

La società è in attesa della decisione del giudice sportivo, è probabile che per il calciatore che ha colpito l'arbitro la squalifica sia molto lunga, mentre per gli altri potrebbe non andare oltre le quattro settimane. Il presidente però non ha dubbi: “Non decido solo io, c'è un cda che si deve ancora riunire, ma posso anticipare che qualunque decisione del giudice sportivo sarà raddoppiata dalla nostra società, il che vuol dire stagione finita per tutti”, spiega Aufiero.

L'episodio, dicevamo, non è certamente il primo, ma solo l'ultimo di una lunga lista. “Serve uno sforzo da entrambe le parti, – riflette il presidente – da un lato noi dirigenti dobbiamo inculcare maggior rispetto degli arbitri anche quando sbagliano, non bisogna mai usare le mani, le parole possono scappare, ma le mani non devono mai essere alzate. Dall'altro lato alcuni arbitri dovrebbero dialogare con più educazione con i ragazzi, mi è capitato di assistere a partite con arbitri che hanno preso provvedimenti senza dare spiegazioni, usando parole improprie”. Anche in questo caso?Non posso dirlo, l'espulsione era corretta, ma in ogni caso, ripeto: mai alzare le mani”. 

Francesco Li Noce

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