Anche se il comune di Taggia è al lavoro per risolvere i problemi legati all’attacco hacker del 10 marzo scorso, il problema rimane e, anzi, la notizia ha fatto il giro del mondo.
Il gruppo ‘RansomHouse’ ha infatti pubblicato i primi dati estratti durante l'attacco informatico. Il gruppo di cyber criminali aveva anticipato la notizia nei giorni scorsi sul proprio canale Telegram ed ora ha pubblicato i dati sul proprio blog.
Non si tratta solo di atti amministrativi come gare e moduli, ma anche documenti sensibili come copie di passaporti (alcuni di cittadini non italiani), nomi e cognomi dei dipendenti iscritti ai sindacati dei lavoratori e documenti relativo all'affidamento di un figlio minorenne. Sono stati resi pubblici anche lettere indirizzata a responsabili del Comune, tessere mortuarie dove, oltre ai dati anagrafici del defunto, è anche presente la causa del decesso. Pubblicati anche contratti di lavoro.
Il gruppo hacker ‘RansomHouse’ ha anche affermato in una frase che, se intesa come è stata scritta, farebbe pensare a possibili negligenze da parte dell'ufficio informatico del Comune. Secondo il gruppo di cybercriminali i dipartimento informatici italiani starebbero nascondendo la verità.
Da evidenziare che Comune di Taggia non è stato il primo o l’unico del nostro paese, colpito dal gruppo ‘RansomHouse’. Nel luglio scorso, infatti, furono sei comuni della Toscana.
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