Il Nazionale

Cronaca | 16 marzo 2023, 06:50

Incidenti in montagna, in Granda interventi in calo nel 2022. In netta diminuzione i decessi

Erano stati 27 nel 2021, contro i 15 del 2022. La maggior parte delle richieste di soccorso da persone nella fascia di età tra i 50 e i 70 anni. Tra gli interventi più impegnativi, un soccorso in valanga, con un morto, e un soccorso in parete

Incidenti in montagna, in Granda interventi in calo nel 2022. In netta diminuzione i decessi

Un altro anno record per numero di chiamate e interventi quello del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese nel corso dell’anno 2022. 

Seguendo il trend avviato durante la pandemia, tornano a superare quota 2000 gli eventi gestiti dalla Centrale Operativa con quasi 1600 persone soccorse. Dopo un 2020 che aveva segnato numeri da record secondo tutti i parametri e un 2021 che poteva presagire a un ritorno alla normalità dopo la pandemia, l’analisi dei dati ricavati nel 2022 mostra che i livelli di operatività del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese rimangono elevati, ben al di sopra del periodo preCovid-19.

Nel corso del 2022, infatti, i tecnici SASP sono stati impegnati in 2.122 eventi di soccorso gestiti dalla Centrale Operativa, 1.310 missioni effettuate e 1.596 persone soccorse.

In controtendenza la provincia di Cuneo: sono stati 262 gli interventi nel corso del 2022, circa il 12%. Erano stati 351 nel 2021. Le persone soccorse sono state 229, pari al 14% del totale, contro le 351 del 2021. 76 gli illesi e 138 i feriti nel corso dell'ultimo anno. Nettamente calati i decessi: 15 nel 2022 contro i 27 dell'anno precedente.

In provincia di Cuneo operano la delegazione Monviso Saluzzo, che conta 80 soccorritori con le stazioni di Casteldelfino, Crissolo e Verzuolo; c'è poi la delegazione Alpi Marittime, 107 tecnici tra Cuneo, Dronero, Limone Pieomonte e Vinadio; infine c'è la delegazione Mondovì, che conta 94 operatori tra Mondovì, Garessio e la Valle Pesio.

Le chiamate in Centrale Operativa

Nel 2022 sono state 2.122, oltre 100 in più rispetto all’anno precedente, arrivando a sfiorare il record assoluto di 2.146 chiamate del 2020. Si tratta della conferma di un andamento decennale che segna un costante aumento delle chiamate grazie anche al miglioramento delle infrastrutture telefoniche mobili che consente di effettuare una chiamata di emergenza anche dalle aree più remote della regione, ormai anche grazie ad applicazioni per smartphon e tra cui Georesq sviluppata dal CNSAS.

Da segnalare il fatto che il 38% delle chiamate, cioè 812, sono state risolte dai tecnici di Centrale Operativa o sono state inoltrate ad altri enti per competenza. Si tratta, soprattutto, di chiamanti dispersi che, grazie al miglioramento delle tecnologie di localizzazione, vengono individuati e guidati telefonicamente senza la necessità di allertare le squadre di soccorso.

Le statistiche del 2022 conteggiano anche le chiamate di emergenza lanciate dagli utenti delle piste da sci.

 

Le persone soccorse

Nel 2022 le persone soccorse sono state 1.596 (1.512 nel 2020) segnando il record assoluto nella storia del SASP.

Delle 1.596 persone recuperate nel 2022, l’80,8% ha richiesto un intervento di soccorso tecnico-sanitario con 438 illesi (27%), 1.083 feriti (68%) e 75 deceduti (5%). Quest’ultima categoria mostra un netto calo rispetto agli anomali 92 decessi del 2021, riportando il dato più vicino alla media pluriennale. Le principali cause di infortunio in montagna sono le cadute (48%) seguite dai malori (19%), e riguardano gli uomini nel 76% dei casi e le donne nel 24%.

Le distribuzione delle età medie degli infortunati, riferita alle 1.596 persone soccorse, evidenzia un picco nelle età comprese tra 50-70 anni con valori percentuali poco sotto al 18%. Si attesta inoltre l'incidenza del 10%-13% nelle altre fasce comprese tra i 20 e i 50 anni, attorno al 10% il coinvolgimento nell’area 70-80 anni.

I due interventi di maggior rilievo in provincia hanno riguardato un soccorso in valanga e un soccorso in parete.

La valanga si è verificata sulle pendici della Punta Vallonasso, in alta Val Maira il 9 aprile. Il distacco di piccole dimensioni coinvolge un gruppo di 4 scialpinisti di cui uno viene trascinato per circa 300 metri lungo un ripido canale e sepolto sotto un sottile strato di neve. I suoi compagni lo ritrovano grazie all’Artva, lo disseppelliscono e iniziano le manovre di rianimazione cardiopolmonare. L’arrivo dei soccorritori a bordo dell’eliambulanza del Servizio Regionale di Elisoccorso non consente di salvare la vita dell’uomo, presumibilmente deceduto a causa dei traumi riporta: durante il trascinamento verso valle.

Le operazioni tecnicamente più complesse sono quelle in parete. Il 26 luglio, un alpinista viene colpito da una scarica di sassi lungo la via Campia al Corno Stella, comune di Valdieri. Sul posto interviene il Servizio Regionale di Elisoccorso che imbarca un tecnico di valle aggiuntivo e sbarca l’intera equipe a monte dell’infortunato. La squadra lo raggiunge, lo stabilizza e procede con l’imbarco della barella, sempre al verricello, direttamente dalla parete.

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