Il Nazionale

Cronaca | 16 marzo 2023, 10:14

Finale, tentano di rubare tre e-bike per un valore di 10 mila euro: arrestati

I carabinieri hanno tratto in manette due cittadini di nazionalità moldava

Finale, tentano di rubare tre e-bike per un valore di 10 mila euro: arrestati

Pregustavano già un consistente bottino, ma sono invece finiti in manette i due cittadini moldavi, uno di 59 anni e l'altro di 20, che hanno tentato di impossessarsi di tre mtb/e-bike, del valore complessivo di oltre 10 mila euro, che erano assicurate con delle catene ad un lampione della centrale via Saccone a Finale Ligure.

Nel tardo pomeriggio di ieri, cercando di mischiarsi tra i passanti nell’ora di punta e attrezzati di cesoie, i due avevano adocchiato le tre costose e-bike che un turista tedesco aveva legato ad un palo. Nonostante i malfattori avessero tentato di celare i loro movimenti, avvicinandosi con cautela e recidendo una catena per volta, la loro azione non è passata inosservata ad un passante, che ha prontamente informato il 112.

Ricevuta la notizia, la pattuglia dei carabinieri della stazione di Finale Ligure si è avvicinata con cautela al luogo del fatto, senza attivare i dispositivi luminosi e sonori, al fine di non essere notata da uno dei due malintenzionati che aveva assunto la funzione di vedetta, riuscendo a sorprenderli sul fatto e traendoli pertanto in arresto.

Uno dei due arrestati, inoltre, trovato in possesso di una modica quantità di hashish riconducibile ad un uso personale, è stato anche segnalato alla prefettura di Savona.

Gli arrestati, temporaneamente ristretti all’interno delle camere di sicurezza della compagnia carabinieri di Albenga, questa mattina sono stati accompagnati al tribunale di Savona per l’udienza di convalida e giudizio direttissimo.

Ormai da tempo il comune di finale ligure è considerato un paradiso della mtb, che attrae appassionati di tutto il mondo. L’attività odierna conferma il costante ed intenso impegno dell’arma locale nel contrastare i reati predatori, invitiamo tutti i cittadini, in caso di necessità reale o presunta, a recarsi presso un comando dell’arma o a non esitare a chiamare il “112” per segnalare tempestivamente situazioni sospette, noi sempre pronti ad aiutarvi.

Il procedimento è attualmente nella fase preliminare ed i provvedimenti finora adottati non implicano la responsabilità degli indagati non essendo stata assunta alcuna decisione definitiva da parte dall'Autorità Giudiziaria.

Redazione

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