Il Nazionale

Cronaca | 16 marzo 2023, 07:44

Droga, alcool, ludopatia e violenze: genitore denuncia il figlio

Il ragazzo 27enne è accusato di maltrattamenti e lesioni, in Tribunale a Varese la testimonianza del padre che ha sporto numerose querele nei confronti del figlio che torna costantemente a chiedere soldi ai propri famigliari nonostante il divieto di avvicinamento

Droga, alcool, ludopatia e violenze: genitore denuncia il figlio

«Cocaina, alcol, ludopatia: tutto questo è nostro figlio». E’ un genitore affranto da una lunga serie di brutti momenti e tensioni familiari quello che si presenta davanti ai giudici del Tribunale di Varese. 

Ha sporto querela, per l’ennesima volta, e per questo è chiamato a testimoniare sui fatti che lo hanno portato a rivolgersi nuovamente alle forze dell’ordine. Il processo per maltrattamenti e lesioni è a carico del ventisettenne che l’uomo e la moglie hanno perso sulla via della crescita: amicizie sbagliate a sedici diciassette anni, i primi spinelli, i litigi in casa e poi i primi danni seri, a cominciare dai furti; fino al progressivo allontanamento su strade pericolose, fatte di eccessi e comportamenti violenti

«Oggi la situazione è completamente fuori controllo», spiega al collegio il genitore, che risponde alle domande entrando nei dettagli del proprio dramma familiare. Compostezza e dignità orientano un racconto fatto di dispiaceri e sofferenze, in cui nulla è stato archiviato. Tutto è ancora pericolosamente attuale, a cominciare dal “devo parlarti” con cui l’odierno imputato, residente a Varese, torna sistematicamente a bussare alla porta del padre, nonostante un divieto d’avvicinamento imposto dal tribunale. E’ un pretesto, ha spiegato il testimone, per chiedere soldi: centinaia di euro che nei casi peggiori diventano migliaia. E quando il denaro non arriva, la violenza verbale e fisica prende il sopravvento. 

E’ a quel punto che parte quella che il genitore definisce in aula la solita «compilation di insulti», un repertorio di frasi che nei momenti di scarsa lucidità lascia il posto a minacce, schiaffi e mani al collo. Questo secondo la testimonianza dell’uomo che dal 2017 ad oggi ha presentato diverse denunce nel tentativo di trovare una via d’uscita. Un uomo preoccupato anche per la propria attività commerciale, perché il locale di famiglia, nell’alto Varesotto, è talvolta oggetto delle incursioni del giovane. 

Ci sono poi i tira e molla tra il ventisettenne e l’ex compagna: una «relazione malata», responsabilità genitoriali messe da parte e sostituite con la presenza fissa dei nonni ad occuparsi della crescita dei due bambini nati da quel rapporto. «Mio figlio non lavora dalla scorsa estate – ha aggiunto in conclusione il testimone – Aveva un buono stipendio ma faceva la bella vita. Dopo due serate i soldi erano finiti». 

Da Luinonotizie.it

Commenti

Ti potrebbero interessare anche: