La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per Alberto Scagni, accusato di aver ucciso la sorella Alice sotto casa la sera del primo maggio scorso. La richiesta della pm Paola Crispo è arrivata nelle scorse ore, non è ancora stata fissata l'udienza preliminare. L'accusa è di omicidio premeditato pluriaggravato e porto abusivo di armi. Scagni ha atteso la sorella che era scesa a portare fuori il cane, una volta raggiunta l'ha uccisa con circa venti coltellate.
Nei giorni scorsi Alberto Scagni aveva chiesto di essere sentito, ma durante il colloquio con i magistrati aveva fatto scena muta. Prosegue parallelamente l'inchiesta sugli allarmi inascoltati della famiglia, assistita dall'avvocato Fabio Anselmo, che aveva più volte avvertito la questura delle minacce di morte di Alberto nei confronti del padre, della figlia e del cognato. Le ultime minacce risalgono a poche ore prima del delitto.
Nei giorni scorsi era stata resa pubblica una telefonata in questura del padre di Alberto e Alice, Graziano Scagni, che riferiva le ennesime minacce del figlio culminate nell'omicidio poche ore dopo. La madre, Antonella Zarri, dopo la diffusione dell'audio aveva commentato sulla pagina Facebook 'Giustizia per due figli rubati, Alice e Alberto' "Per ascoltare queste quanto dovremo aspettare?", riferendosi ad altre tre telefonate alla questura del primo maggio tra le 10.29 e le 22.25, ovvero negli attimi in cui si consumava la tragedia.
Cronaca | 15 marzo 2023, 12:55
Uccise la sorella, la procura chiede il rinvio a giudizio per Alberto Scagni
L'accusa è di omicidio premeditato pluriaggravato e porto abusivo di armi
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